Purgatory

Votes given by Fantuzzy da Podium Varinum

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    Grazie Rita; grazie Wish. :B):


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    Rita:
    CITAZIONE
    Buon compleanno Silver! Che si spianterebbe dalle sue radici solo per un viaggio come questo

    Già... e ancor di più per un viaggio da queste parti:
    http://www.google.it/imgres?imgurl=http://...ved=0CFcQ9QEwBA
  2. .
    http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologi...1a93fdef4.shtml
    Le immagini del TELESCOPIO SPAZIALE
    Hubble fotografa le sette galassie
    più antiche dell'Universo
    Sono nate 350 milioni di anni dopo il big bang, ovvero più 13 miliardi di anni fa... E le vediamo per la prima volta


    Hanno fotografato le sette galassie più vecchie dell’Universo. Quando nacquero erano trascorsi poco più di 350 milioni di anni dopo il big bang da cui tutto ebbe origine 13,7 miliardi di anni fa. La loro luce ha impiegato altrettanti anni per arrivare sino a noi e un gruppo di astronomi guidato da Richard Ellis del California Institute of Technology di Pasadena, in California, l’ha catturata con il telescopio spaziale Hubble della Nasa con un lungo periodo di osservazioni durato sei settimane tra agosto e settembre utilizzando la Wide Field Camera 3. Poi è seguito il complicato lavoro di elaborazione.

    LA PRIMA FOTO - Alla fine è emerso il panorama cosmico più antico battezzato Ultra Deep Field 2012 (Campo ultra profondo) che comprende isole stellari formatesi tra 380 milioni e un miliardo di anni, rivelando due cose importanti. La prima è che risalendo oltre i 450 milioni di anni le galassie si fanno più rade tanto da coglierle soltanto guardando il cielo nella radiazione infrarossa e dimostrando di avvicinarci al momento in cui le prime isole stellari si coagulavano. La seconda conferma come l’uscita dall’universo buio quando nessun raggio di luce oltrepassava la nebbia di idrogeno che permeava il vuoto siderale sia stato un processo lento avvenuto tra i 200 milioni e un miliardo di anni fa. Le osservazioni con le microonde avevano infatti dimostrato che tale processo battezzato “ionizzazione” era appunto iniziato poco dopo il big bang.

    IL NUOVO TELESCOPIO - Con queste indagini Hubble si è appena inserito nel vasto campo di studio che sarà predominio del prossimo grande telescopio “James Webb” in costruzione alla Nasa con la collaborazione dell’Esa europea e dell’agenzia spaziale canadese. Il suo lancio è previsto nel 2018 dopo notevoli rinvii e aumenti di costi tanto da arrivare alla mostruosa cifra di 8,7 miliardi di dollari. Tutto ciò perché ha rappresentato una sfida tecnologica avendo uno specchio formato a petali che si apriranno nello spazio raggiungendo il diametro di 6,5 metri. Per fare un confronto il diametro dello specchio di Hubble è di appena 2,4 metri.

    OLTRE I LIMITI ATTUALI - Il nuovo potente telescopio scruterà solo nella radiazione infrarossa proprio per scorgere gli oggetti più deboli e lontani come appunto le prime galassie che si sono formate. Quindi andrà ben oltre i limiti che Hubble ha raggiunto ora o potrà conquistare con notevole fatica nei prossimi anni prima di esaurire le sue capacità. Inoltre, per non disturbato in queste delicatissime osservazioni, il “James Webb” sarà collocato lontano dalla Terra a 1,5 milioni di chilometri in un punto chiamato “Lagrange 2”.

    Giovanni Caprara
    13 dicembre 2012 | 22:23
  3. .
    imo bisognerebbe sostituire il concetto di ruolo sociale con quello di identità sociale.
    bisogna uscire dall'impasse: il patriarcato è morto, i ruoli sociali sono morti, eccetera...
    ora c'è l'individualismo.

    ma l'idea è molto più complessa di quanto mi piacerebbe, e devo pensarci ancora su...

    comunque ruota attorno allo smettere di dire "che ruolo dovremmo occupare nella società?"
    a "che ruolo voglio occupare nella società?"

    io penso che non ci siano problemi, e non caschi il mondo...
    se io sono un'essere maschile, trovo i bambini fastidiosi, non mi troverò a fare la maestra elementare perché posso... ne mi sveglierò con una vagina perché la società ha smesso di dirmi che devo fare l'uomo.

    è un po' come per la prostituzione, le droghe, la pornografia, l'alcool...
    il modo migliore per realizzare un identità di genere sociale, è smettere di rompere il cazzo alla gente su cosa deve fare.

    perché continuate a dire: "le donne dovrebbero/potrebbero stare a casa?"
    bisogna che siano le donne a dire: io voglio questo..
    cosi noi potremo dirle, non puoi averlo.

    perché quello che manca non sono le donne che vorrebbero occuparsi della famiglia, ma una situazione economico sociale in cui si può fare a meno del suo stipendio o di gran parte del suo stipendio... tenuto conto poi, che l'uomo fatica a capire perché dovrebbe mantenere una famiglia anche quando si disgrega.

    comunque mi sembra un tema molto difficile..
    i ruoli sociali sono come il proibizionismo. sono il problema di cui vorrebbero essere la soluzione. mentre l'asserito problema, è la soluzione.
  4. .
    un po' di considerazioni da parte mia (dove donne e uomini sta per rappresentanti degli interessi femminili e maschili):

    1. il vento è cambiato, ma al timone ci sono ancora loro.

    2. Anche se andiamo in una direzione diversa, nessuno ha detto che la destinazione auspicata è cambiata.

    3. gli uomini vorrebbero mettere il gps, ma le donne dicono che serve solo a zittirle.

    4. gli uomini non vogliono prendere il timone, perché senza il gps sarebbe solo una scusa per farsi fracassare i coglioni.

    L'obiettivo che si vuole raggiungere è pur sempre un interesse femminile, come avete detto.
    sta cambiando l'equilibrio degli interessi femminili in gioco:

    -il matrimonio non è più un oppressione patriarcale, se gli uomini non vogliono più sposarsi.
    -guardare una donna non è più stupro se gli uomini non ci provano più e non hanno più il potere contrattuale di un tempo.
    -la casalinga non è più degradante, quando non fare la casalinga ha smesso di essere una scelta ed è diventata una necessità i bilancio familiare.
    -la rappresentazione della donna non è più cosi importante, se loro non possono rifarsi le tette e mettere minigonne inguinali.
    -la questione genitoriale non è più patriarcale, se l'uomo non vuole più essere padre e se quando viene lasciato trova l'occasione per smettere di esserlo.
    -la macchina da guerra della separazione giudiziaria, non è più a tutela della donna se le vessazioni colpiscono la nuova compagna.

    in tutto questo, l'uomo, non vuole neanche metterci becco... ha preso tante di quelle sacagnate che non ha il coraggio di dire la sua.

    Gli uomini non sono più il nemico, non sono nemmeno gli alleati, gli uomini sono irrilevanti...

    gli uomini non rappresentano più, esternamente, alcun interesse o alcuna istanza....
    a livello sociale, non ci interessa più che decisione sia presa e da parte di chi, basta che non sia più nostra la responsabilità.

    va disinnescata questa nuova chiamata alla responsabilità maschile, nella misura in cui significa che loro ora vogliono condividere le scelte, ma vogliono prima, unilateralmente, dettare le regole con cui si prende la decisione, e quelle con cui si attribuisce la responsabilità.

    dico sciocchezze? ;)
  5. .






    Mi piaceva. Ci trovavo qualcosa di Gothic Francese!



    Babar annees 60_70 Ortf




    Babar annees 60_70 Ortf (3)




    Babar annees 60_70 Ortf (4)







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    Quando ci è rimasto male gli ho detto che sicuramente Marina non ce l'aveva con lui e che il plurale era stato usato solo per non alimentare eventuali flame.
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    Bisogna anche distinguere tra vero suicidio e minaccia. Se io vado sopra un ponte minacciando di gettarmi è un grido d'aiuto - che rischia in quel momento lì di diventare suicidio ma non era del tutto scelto veramente -
    e cmq cerco anche attenzione, visibilità perchè mi sento invisibile perché vorrei anche essere salvata, perché sento solitudine e indifferenza ... ma c'è ancora un forte legame con me e gli altri. Altrimenti se tutto ciò ha perso ogni significato, e ogni legame con questo mondo è spezzato, ti ammazzi e basta e ci riesci, non ti importa di nessuno lo pianifichi freddamente come si pianifica un omicidio, senza che nessuno possa fermarti.
    Io a 16 vivevo spesso questa ambiguità ed è molto tipica a quell'età secondo me.

    PS: cazzo se nascevo nel 95 sarei stata un emo :ph34r: :sick:
  8. .
    CITAZIONE (Illusive Man @ 24/10/2012, 01:05) 
    E' una bella storia ma più che altro ci si augura che spariscano i motivi del tentato suicidio.

    In sti casi ho sempre pensato che salvare materialmente la vita del suicida non sia affatto altruismo...

    Dici che si salva se stessi?
    Ah ora ho capito. Si è vero nel caso specifico, ma non servono motivi così personali per pensare al suicidio.
  9. .
    Lui è un 16enne cinese che voleva farla finita da un ponte situato nella città di Shenzhen City, in Cina. Una ragazza coraggiosissima è andata da lui per salvarlo è ha usato un’arma molto potente: un bacio! Subito dopo che i due si sono baciati i soccorritori si sono fiondati sul ragazzo per evitare che si buttasse. Il ragazzo ha perso la madre da piccolo e la nuova compagna del padre li aveva derubati di tutti i soldi di famiglia: si sentiva solo e senza speranza. L’eroina che gli ha salvato la vita con un bacio fa di professione la steward in un hotel: “ho avuto difficoltà molto simili al ragazzo che ha tentato il suicidio e ci ho pensato molte volte anche io. Quando ho parlato con lui sul ponte ho pianto perché capivo il suo stato d’animo. Ho pensato: l’unica cura è l’amore”, ha dichiarato la ragazza. Ha perfettamente ragione! http://notizie-assurde.studenti.it/video-l...salvabacio.html Parole come coraggiosissima /eroina lo so fa un p' incazzare, però è una storia carina :wub: La cosa importante invece è l'empatia capire il dolore dell'altro perché sai com'è e non vorresti che nessun altro stesse così male da aprirti il cuore, da non essere più indifferenti verso gli altri.
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    CITAZIONE (Rita DadoStar @ 19/10/2012, 19:51) 
    A parte gli schersi.. gli uomini non sono ascoltati o non sono capaci di farsi ascoltare? Più probabile la A o la B? O un mix.. ricordate i vecchi sondaggi ^_^ ?

    Entrambe le cose. E' un circolo vizioso, perchè i ruoli sociali non sono stati creati dagli uomini per sottomettere le donne come dice il femminismo storico, nè sono stati creati dalle donne per sottomettere gli uomini come dice la maggioranza dell'antifemminismo.
    Ma sono stati creati da uomini e donne insieme, e in qualche modo sottomettono uomini e donne insieme.

    Il femminismo ha fatto breccia semplicemente perchè il ruolo femminile della società era quello dell'irresponsabilità (che nella morale giudaica è anche l'innocenza), mentre i diritti maschili hanno problemi a fare breccia perchè sia uomini che donne considerano l'uomo solo nel ruolo di responsabile attivo (e quindi colpevole nella morale giudaica).

    Gli uomini non si libereranno probabilmente per una presa di coscienza culturale, ma più lentamente da individuo a individuo per una presa di coscienza istintiva, piano piano il sistema del ruolo maschile imploderà (invece di esplodere come quello del ruolo femminile) nel non detto, nel silenzio, nel rifiuto implicito degli uomini di aderire al ruolo, gli uomini diserteranno il sesso, la cavalleria, la carriera, semplicemente perchè piano piano sarà sempre più palese che sesso, cavalleria, carriera e tutto il resto, saranno solo svantaggi e masochismo per ciascun individuo maschio... e la società si spegnerà piano piano.

    Il rischio è sempre quello che nella lentezza di questo processo la società implicitamente crei gli anticorpi e che quindi si torni a dare gratifiche agli uomini che rispecchiano il ruolo sociale di uomini. Così facendo gli uomini torneranno ad ingabbiarsi nei loro ruoli, le donne pure e dopo un po' tutto esploderà di nuovo in maniera ciclica.
    Però chi ama i sistemi ciclici non si rende conto che il ciclo non è perpetuo, ma segue l'andamento di una molla.
    Tu vedi la molla espandersi e contrarsi e credi che lo farà all'infinito, ma ad ogni espansione-contrazione, la forza di rimbalzo cinetico della molla si spegne sempre un po' di più (anche se impercettibilmente) fino a che un giorno la molla non reagisce più e il sistema è morto.

    Anche perchè se la società vedendosi morire decidesse di premiare gli uomini che la salvino non cambierebbe niente, perchè l'uomo verrebbe comunque visto come meritevole e come essere umano solo in quanto utile, ecco perchè prima o poi il sistema andrebbe in crisi di nuovo, semplicemente perchè le uomini e donne non avrebbero imparato a rispettarsi l'un l'altro e a rispettare ciascun individuo in quanto inviduo, ma avrebbero riscoperto solo una dinamica di rapporti di forza, commercio e utilità che nega di fatto la parità.
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  12. .
    Se ti vedi la puntata di porta a porta c'è il magistrato che spiega bene ha l'ordinanza in mano, ha anche spiegato che i parenti materni, spingono sulla PAS e il magistrato lo sa che non ha nessun riconoscimento legale ne scientifico, quindi lo fanno per farli passare per pazzi e cattivi.
    il bambino non deve essere privato del padre, questo la legge già lo prevede anche senza patologia.
    Poi che essere allontanati da un genitori porti anche conseguenze di questo nessuno lo esclude.
  13. .
    hai ragione...

    allora chi è il nemico dei calamari?

    il capodoglio, se non sbaglio.

    morte al capodoglio!!

    oh... lo sapete che il capodoglio si mangia il calamaro ma il becco gli è indigesto allora secerne una bava che lo avvolge, avvolge il becco, che poi solidifica, che poi espelle tra gli escrementi, che poi usiamo come profumo?

    si chiama ambra grigia.

    http://profumo.it/aromaterapia/oli_essenzi...ra_grigia1.html

    ma questo è niente: c'è lo zibetto che è prodotto dalle "ghiandole perineale anteriore al retto" della povera bestiola.

    www.profumo.it/internet-documents/zibetto/zibetto.htm


    vedi tu quante cose si imparano partendo dai calamari...

    :o:
  14. .
    L'allenamento con il linguaggio simbolico è il mezzo per raggiungere la conoscenza con il miglior rapporto qualità-prezzo (qualità della conoscenza - prezzo in approfondimenti e seghe mentali per arrivare a tale conoscenza), come andrò a spiegare, il puro studio scientifico e razionalista delle cose infatti (anche quando parte dal dubbio) comporta un immane dispendio di energia che a sua volta comporta una riduzione delle prestazioni nel cervello umano e nell'elaborazione di ogni schema logico che si presenta, prima o poi il meccanismo si inceppa.

    Discutendo dall'esterno con qualunque aderente alla cultura di sinistra italiana è facile notare come prima o poi si incappi in fraintendimenti assurdi, inizialmente si può pensare di non essere troppo bravi a spiegarsi, ma ad un'analisi più attenta rimane difficile continuare a sostenerlo, giacchè diventa palese che praticamente ogni concetto simbolico e quindi multifunzionale che venga espresso da chiunque non sia di sinistra, venga sistematicamente frainteso dalla cultura di sinistra, anche quando semplicissimo da cogliere e praticamente impossibile da travisare.

    Io scrivo per decostruire il sessismo latente e poco chiaro del modo di pensare di sedicente antisessista, impiego molto tempo e dedizione per spiegare come la struttura della scena da lui proposta sia identica alla struttura dell'amor cortese, conoscendo bene l'handicap di una certa collettività a comprendere velocemente la sostanza dei discorsi piuttosto che le sue varie particolarità, mi premuro di chiarire esplicitamente che non sto parlando di corteggiamento (quindi del caso particolare) ma della struttura stessa, e di fornire un altro esempio della medesima struttura di pensiero che non c'entri niente con il sesso.
    Il succo è evidentemente che io combatto il pensiero che divide il mondo in esseri senzienti ed esseri irresponsabili visti solo come una risorsa di cui avere cura o meno.
    Quello che il mio interlocutore ne estrae è solo che io avrei dato del provolone a tale sedicente antisessista. Come mai?

    Perchè il mio interlocutore è di sinistra, è italiano (quindi di cultura cattolica). Entrambe queste due cose accentuano notevolmente (e spiegherò il perchè) l'incapacità di cogliere la sostanza della conoscenza e prediligere la forma.

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    1. La questione cattolica e la cultura di sinistra.

    C'è una differenza fondamentale tra il modo di pensare protestante (ed ebraico) e il modo di pensare cattolico.
    Come tutti sanno il cardine fondamentale della rivoluzione protestante consisteva nella richiesta di avere disponibile la Torah e i vangeli nella propria lingua madre.
    Inizialmente, non si capisce bene come mai per la Chiesa Cattolica, tale richiesta fosse considerata una sventura addirittura peggiore al pericolo rappresentato dall'Islam. Tenderemmo a bollare tutta la questione come uno scontro sul purismo teologico (la famosa definizione di guerre e bagni di sangue in nome di Dio visto come l'amico immaginario), ma sbaglieremmo.
    In realtà la Torah e i vangeli rappresentavano tutto il fondamento della fede e quindi della conoscenza europea dell'epoca (il cristianesimo infatti ha come sua caratteristica distintiva quello di arrivare alla conoscenza attraverso la fede), e quindi è anche il fondamento dell'intera cultura europea. Siccome la conoscenza è il maggiore dei poteri, capace di cambiare sorti economiche, belliche e politiche, la Torah e i vangeli rappresentavano l'unica chiave per ottenere il potere all'interno del mondo europeo.
    Essendo tali testi profondamente e radicalmente simbolici, c'era il bisogno di un'intermediazione interpretativa per passare dal simbolico al pratico.
    Fino alla riforma protestante la Chiesa Cattolica era stata l'unica monopolista di tali interpretazioni, e per raggiungere e conservare tale posizione, nei secoli si era adoperata infaticabilmente, non risparmiando azioni di qualsiasi tipo, persino le più brutali come le inquisizioni, guerre religiose ad ogni eresia eccetera. Il gioco doveva valere la candela dunque, ed infatti la valeva.
    Pretendere bibbie in lingua tedesca e quindi leggibile ed interpretabile da tutti, era voler essere indipendenti in maniera totale, moralmente, politicamente e infine economicamente dalla Chiesa Cattolica.

    Se si guarda meglio il quadro dell'estensione della riforma protestante, è facile notare come grosso modo, i confini geografici tra cattolicesimo e protestantesimo siano molto simili ai vecchi confini tra mondo romanizzato a tutti gli effetti e mondo barbaro europeo (ad esclusione di Polonia e Svizzera, ma non dell'Irlanda che invece di essere un'eccezione è una conferma a questo ragionamento e semmai poi spiegherò il perchè).
    In pratica hanno aderito più facilmente alla riforma protestante quei popoli europei occidentali che non hanno mai conosciuto il processo di romanizzazione o che non l'hanno avuto per abbastanza tempo da secolarizzarlo.
    I romani, che erano molto più bravi e capaci dei cristiani a gestire il potere e i rapporti di forza, lasciavano libertà di culto e di usanze ai popoli conquistati, pretendevano solamente la totale adesione alla legge romana, spesso vista anche solo in chiave simbolica, per avere in delega incondizionata l'interpretazione dei simboli che venivano gestiti con burocratica freddezza. Lo stesso processo burocratico romano era teso ad un taglio drastico dei popoli conquistati con la propria tradizione orale partecipativa, tale tradizione orale non era altro che l'attitudine dei popoli a partecipare attivamente, sia individualmente che collettivamente al linguaggio simbolico e alla sua interpretazione.

    Rivedendo da questo punto di vista la mappa dell'europa occidentale e i confini religiosi, si può dunque facilmente concludere come l'attitudine dei popoli culturalmente romanizzati e quindi in seguito cattolici sia più propensa al delegare delle masse l'interpretazione dei simboli e quindi della conoscenza nelle mani di un'elite, piuttosto che all'attitudine di indurre le persone a voler imparare a cogliere i meccanismi simbolici della conoscenza autonomamente ed individualmente.
    E' quindi evidente come i popoli latini siano molto meno abituati dei popoli anglosassoni a utilizzare e interpretare i simboli e ad utilizzare/comprendere il linguaggio simbolico individualmente. Questa differenza è facilissima da riscontrare guardando anche solo le pubblicità anglosassoni e paragonandole con quelle spagnole, o francesi o italiane, ma anche la stessa tv e musica prodotta, in cui è evidente come il pubblico di cultura cattolica tenda a considerare "pacchiano di per sè" l'utilizzo spropositato di simboli onirici, giudicati infantili (penso alla critica francese, spagnola e italiana ai films americani).
    Ma in realtà ragionare e discutere per simboli, che viene giudicato infantile e un po' paccottaro, è il modo migliore per avere la predisposizione a cogliere subito le analogie di meccanismo tra due situazioni che in superficie sembrano differenti. Ma lo spiegherò in seguito.

    E' importante sottolineare come alla cultura cattolica, già amputante di per sè, nel mondo latino si sia aggiunto un importante malus alla capacità di discernere della gente.
    Questo malus è la cultura di sinistra "latina".
    Partendo dallo stesso bisogno di delegare ad un'istituzione o ad un'autorità morale (tipo la famosa intellighenzia di sinistra italiana), qualsiasi interpretazione simbolica e qualsiasi questione etica, si è espanso velocemente parallelamente al comunismo storico e poi "slavizzato", un comunismo diverso nell'area latina. Tale comunismo è meno teso al valore dello studio positivista delle origini marxiste ma si connota in una chiave tipicamente cattolica, ovvero sull'empatia pietistica nei confronti di ogni creatura sofferente.

    Ma la cosa più drammatica e devastante del comunismo latino e in questo caso italiano (che è alla base di tutto il pensiero di sinistra attuale, anche se le persone di sinistra si autodefiniscono non comuniste) è che non si limita come la Chiesa Cattolica ad una leadership culturale che usi i simboli e sia monopolista del linguaggio simbolico, ma nega il linguaggio stesso del simbolo tradizionale (spesso citandolo come americano-capitalista, altre volte fascista, sicuramente sciovinista e decisamente infantile) e lo esclude totalmente dal suo modo di ragionare
    .
    Questa amputazione netta del linguaggio simbolico tradizionale per altro crea visibili disagi nei salotti intellettuali della cultura italiana, mostrando chiaramente una ricerca spasmodica (quasi da orfano in cerca di madre) per riscoprire linguaggi simbolici propri negando gli unici conosciuti, (spesso solo quelli clericali e quelli fascisti), ovviamente tale ricerca è imbarazzantemente inefficace e finisce per prendere abbagli allucinanti (questo è ben visibile in molte delle questioni "nuove" e dei tentativi di interpretazione indipendente di grandi e piccoli pensatori di sinistra), così inefficace da risultare quasi tenera nel suo definire termini simbolici che finiscono per permeare pochissimo nella mente delle persone, e comunque solo in superficie. Con l'ovvio risultato di avere una perenne necessità di cambio di reidentificazione di simboli nuovi.



    2. Perchè il linguaggio simbolico è fondamentale e perchè dev'essere "infantile"

    Il linguaggio e il pensiero simbolici sono qualcosa di molto diverso dal linguaggio e il pensiero razionali.
    Il pensiero razionale si struttura sulla comprensione dei fenomeni dalla superficie alla sostanza, dal particolare al complessivo, dal ramo alla radice, utilizzando la logica e il principio di azione-reazione, capisce la dinamica di un fenomeno per comprenderne il meccanismo intrinseco.
    Sembrerebbe un sistema perfetto, ma non lo è affatto.
    In realtà i fenomeni da analizzare nell'arco di un'esistenza umana sono vicini all'infinito, e analizzarli tutti, uno per uno, col metodo razionale, come ho detto nella prefazione, rapprensenta un enorme dispiego di energia, un dispiego di energia di cui l'essere umano non dispone. Per cui alla fine l'essere umano che si affidi solo alla razionalità si trova a incappare in errori dovuti al fare un gioco che è più grande di sè, una specie di surriscaldamento, o per lo più a dover fare delle scelte economiche sulla propria conoscenza (scelgo di conoscere questo piuttosto che quello) andando a incastrarsi in una nicchia ed escludendo spontaneamente ogni cosa apparentemente avulsa dalla propria nicchia di competenza.

    Per avere una conoscenza più radicale, meno settaria possibile e quindi il più possibile omnicomprensiva è necessario dunque affidarsi al pensiero simbolico tradizionale, che continua ad avere gli stessi efficaci simboli e ad avere lo stesso linguaggio dalle epoche preistoriche ad oggi, giacchè prodotto di uno sforzo spirituale dell'umanità verso la conoscenza divina, che è stato via via rafforzato nel tempo ma che fondamentalmente rimane sempre attuale a prescindere dallo spazio e dal momento.
    Il piano simbolico basa la sua efficacia su due sunti :"Tutto sta in tutto, come il tutto sta nel Tutto" e "così in alto come in basso". Che significa che nella realtà, ad ogni livello di essa, tutto segue gli stessi principi fondamentali, da questo ne sussegue logicamente che nulla è differente da nulla in qualità ma le uniche differenze sostanziali di ogni cosa sono differenze di grado e quindi quantitative.
    Grazie alla padronanza di tali simboli è possibile comprendere al meglio la realtà stessa, in maniera semplice ed efficace, con il minimo sforzo possibile, senza però l'inconveniente di incappare in errori dovuti al pregiudizio fallace, ma soprattutto permette di conoscere al meglio i meccanismi alla radice delle cose (i meccanismi spirituali), dai quali per emanazione derivano tutti i meccanismi materiali. Esempio spicciolo e poco accurato ma semplice ed efficace: il dna è il codice del nostro corpo e per emanazione il nostro esistere dipende dal dna, che è quindi il piano spirituale del nostro corpo come piano materiale.
    I simboli sono infantili perchè per essere efficaci devono essere puri, quindi radicali, quindi far presa sulla nostra mente e sulla nostra emotività primitiva (che possiamo anche chiamare infantile), non contaminata dalle analisi sul particolare che in seguito si accumulano e si appesantiscono nella vita dell'uomo.

    Se si è totalmente alieni al linguaggio simbolico (magari non abituandosi a questo linguaggio di proposito perchè lo si considera ridicolo) si rischia alla fine di perdere l'attitudine stessa di astrarre i meccanismi dal proprio contesto superficiale e quindi di avere sempre bisogno di una guida filosofica o religiosa che ti dica come interpretare tutto. Oppure non cogliendo spontaneamente e velocemente i legami tra questioni diverse, si finisce a dare significati sbagliati ai concetti, andando a riempire il vuoto simbolico con questioni teoriche gerarchicamente considerate superiori (tipo questioni di appartenenza politica o religiosa o di interesse personale di chi espone un concetto) o dandosi spiegazioni probabilistiche (tipo la spiegazione "di solito è così, quindi è probabile che anche sta volta sia così"). Praticamente si rischia di diventare deficienti.

    Edited by Illusive Man - 15/10/2012, 13:17
  15. .
    cercavo un po' di tempo libero/tranquillo per rispondere...

    senonché non c'ho capito un tubo, come al solito, e non so che rispondere.

    poiché poi non ho un account facebook, della discussione riportata non so chi dice cosa a chi, e perché, nonostante il lavoraccio di wish di riportare il tutto.

    premesso ciò, nell' ipotesi che mi si sia chiesto un parere circa un presunto ravvedimento delle femministe, trasecolando faccio lo stesso qualche riflessione.

    in tempi non sospetti arrivai a dire, ovvio per provocazione, che seppure la qm me l'avessero risolta le femministe a me sarebbe andato bene.

    lo dicevo più che altro perché convinto che quelli... dai capitani in giù... per impotenza e/o incapacità non ci sarebbero comunque riusciti.

    ma per me la femminista è una invasata, di una religione estremista e cose così; ergo scoprendo che la religione è falsa - e lo è sempre - quelle hanno crisi esistenziali e convulsioni (bava alla bocca, occhi all'indietro etc.).

    onesto: per carità cristiana (vabbè) non vorrei si riducessero così.

    in uno dei pochi scambi avuti con fas, le chiesi di spiegarmi la singolare similitudine tra la legge spagnola contra la violencia de genero (che tante pagine di loro blog ha riempito senza alcuna critica) e il programma politico di alba dorata: dove lì erano tutti gli uomini-maschi, qui invece gli immigrati.

    non mi aspettavo certo che rispondesse, infatti non lo fece, ma corse preoccupata a specificare che tra loro non c'erano fasciste.

    di più: che erano tutte anti-fasciste.

    e come lo sapevano di essere anti-fasciste?

    semplice: si erano auto-nominate tali.

    era convintissima di questa emerita cazzata: che bastasse dirlo per esserlo!

    (nota: qui fascista nel suo significato esteso, non certo il movimento storico, e cioè "chi interpreta i rapporti sociali come rapporti di forza e quindi con prepotenza e intolleranza")

    insomma, io non sono contrario, anzi piuttosto contento, della collaborazione tra mummio e fas, non fosse altro che per la visibilità alla qm, ma ho nessuna speranza per questa generazione di femministe - né forse in generale per le generazioni prossime a venire, ma neanche per le passate - semplicemente perché già troppo intruppate.


    CITAZIONE
    Sono molto triste per questo, per me è come se avessero vinto a priori . E a questo mi riferivo quando vi chiedevo come affrontate il tutto. Ok che mummio e il blog con fs sono stati utili, ok che adesso faranno loro i nostri interessi e che saranno una cassa di risonanza per una miglioria del maschile ...

    uhm... in che sens' dici le parti in neretto??
32 replies since 2/1/2008
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