Bimbo Padova: Polemica su atto di forza. Capo Polizia chiede scusa

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  1. --* Giulia* ---
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    ROMA - Il Capo della Polizia Manganelli ha immediatamente disposto un'inchiesta interna sulla vicenda del bambino prelevato ieri da scuola in provincia di Padova. Il filmato integrale della Polizia è stato trasmesso all'Autorità Giudiziaria per l'attività di competenza della stessa.

    "Profondo rammarico" per quanto avvenuto a Padova è espresso dal capo della Polizia raggiunto telefonicamente dall'ANSA. Manganelli porge le sue scuse ai familiari del bimbo prelevato da scuola a Cittadella(Pd) e assicura "massimo rigore nell'inchiesta interna avviata".

    Il Presidente della Camera, Fini, che ha avuto un colloquio telefonico con il questore di Padova, ha chiesto al Governo di riferire quanto prima in considerazione delle richieste di informativa e delle interrogazioni parlamentari presentate in merito da deputati di vari gruppi sulla vicenda.

    "Ho visto il filmato del ragazzo e, come tutti, sono rimasta turbata da queste immagini". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, aggiungendo che "prima di dare giudizi o emettere sentenze attendo serena di conoscere il risultato dell'indagine immediatamente avviata dal Capo della Polizia".

    "Accetto le scuse ma non è modo questo di prelevare i bambini": così la madre del bambino nel corso di "Check Point" su Tgcom24. "Questa violenza sui bambini deve finire. Bene le scuse, ma è ancora là dentro e non riesco a vederlo. Non so come sta, quanti ematomi ha, abbiamo solo la dichiarazione del padre che dice che sta bene, ma dubito perché lui dice bugie" ha aggiunto la madre.

    Momenti concitati in un istituto nel padovano quando la polizia e' intervenuta per eseguire un provvedimento di affidamento in via esclusiva al padre, con collocamento in una comunita', di un ragazzino di 10 anni.

    L'opera degli agenti, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla sezione minori della Corte d'Appello di Venezia, e' stato reso difficile dall'opposizione di alcuni famigliari della madre del ragazzino che hanno cercato di impedire al padre, che era presente, di portare il figlio alla comunita' indicata dall'autorita' giudiziaria.

    L'intervento degli agenti e' stato eseguito presso la scuola - come e' stato precisato in serata - in quanto i tentativi fatti in passato presso la casa materna e dei nonni non avevano avuto l'esito sperato perche' il bambino si nascondeva alla vista degli assistenti sociali e del personale sanitario di volta in volta intervenuto.

    La polizia in considerazione del fatto che la Corte d'Appello ha recentemente rigettato un ricorso finalizzato alla sospensione del provvedimento di affidamento al padre presentato dalla madre, anche su indicazione di un consulente della stessa Corte d'Appello, aveva quindi individuato il plesso scolastico quale un luogo idoneo all'esecuzione del provvedimento.

    Le fasi concitate dell'opposizione dei contrasti tra agenti e i familiari sono state riprese in un video, pare girato da un'altra parente, che e' stato trasmesso da ''Chi l'ha visto''. No alla diffusione di immagini e dettagli lesivi della dignità del bambino prelevato a scuola dalle forze di polizia: è il richiamo del Garante per la privacy ai media e ai siti web. L'Autorità si riserva comunque di adottare eventuali specifici provvedimenti a tutela del minore.

    "E' incivile che il nostro bambino sia stato portato via in questo modo" dice tra le lacrime, la madre del bambino. La madre del bambino, assieme ai nonni del piccolo ed una mezza dozzina di mamme, ha messo in atto stamane una protesta con dei cartelli davanti alla scuola.

    Sui cartelli scritte come "I bambini non sono né bestie né criminali, liberatelo" e ancora "i bambini vanno ascoltati. Da sei anni mia figlia vive un incubo e noi con lei - spiega il nonno - mia figlia ha ricevuto 23 querele dal suo ex marito, tutte archiviate. Il bambino vive con lei e non vuole vedere il padre che è percepito dal piccolo come troppo autoritario. Quello che è successo ieri è incredibile".

    Il bambino era visto dal padre, secondo gli accordi successivi alla separazione avvenuta otto anni fa, una volta alla settimana in colloqui protetti e trascorreva con lui due fine settimana al mese. Il padre, però, ha ottenuto recentemente dal tribunale dei minorenni una ordinanza che stabilisce la necessità dell'allontanamento dalla casa materna del bimbo, che attualmente si trova in una casa famiglia a Padova, in carico ai servizi sociali.

    Secondo quanto stabilito dal giudice della corte d'appello della sezione minori di Venezia, va recuperato il rapporto con il padre e per questo gli agenti ieri, assieme al consulente tecnico del pubblico ministero e ai tecnici dei servizi sociali, hanno prelevato il bambino da scuola.

    Nel mese di agosto e settembre altri due tentativi di portare via il piccolo dalla casa materna erano falliti per l'opposizione del bimbo, che per non essere portato via dalla madre, si era nascosto sotto al letto. Di qui la decisione di intervenire a scuola.

    "Sono andata nella casa famiglia con il pediatra e ho chiesto che il bambino venisse visitato, ma non mi è stato permesso" spiega ancora la madre. Mio figlio, ha spiegato la madre" è stato portato in comunità perché la Corte d'Appello di Venezia ha emesso un decreto sulla base del fatto che al bambino era stata diagnosticata la PAS (sindrome da alienazione parentale). Secondo la PAS, se il bambino non viene prelevato dalla famiglia materna e resettato in un luogo neutro, come una sorta di depurazione, non potrà mai riallacciare il rapporto con il padre. Tutto questo in base ad una scienza spazzatura che arriva dall'America".

    "In Italia - ha proseguito - ci sono modi più civili per far riallacciare i rapporti tra padre e figlio; il bambino vedeva suo padre in incontri protetti una volta alla settimana, ogni settimana". "Ieri sera sono andata nella casa famiglia nella quale è stato portato mio figlio, ma mi hanno impedito di vederlo. Ero con il pediatra e ho chiesto che il bambino venisse visitato perché, visto il modo barbaro con il quale è stato trascinato via da scuola, aveva sicuramente riportato qualche trauma, ma, soprattutto, volevo accertarmi del suo stato psicologico. Ma questo non mi è stato permesso", ha concluso.

    "Ho salvato mio figlio e ora sta bene, è sereno. L'importante è questo. Ho pranzato, giocato alla playstation e poi cenato con lui e l'ho messo a letto. Era anni che non lo facevo ed è stata una bella emozione". Così racconta il padre, avvocato, del ragazzino. Il padre dice anche di essere riuscito ad abbracciare il figlio dopo che per tanti anni "ciò é stato impedito a me e ai miei famigliari, non solo dalla madre ma anche dai suoi parenti".

    "E' stata una spettacolarizzazione messa in atto dai familiari materni in una vicenda complessa": così il questore di Padova, Vincenzo Montemagno, ha commentato l'intervento. Montemagno ha evidenziato che è stato lo stesso padre del minore a chiedere un aiuto a un agente per prenderlo, visto che si divincolava, e farlo salire in auto.

    Il questore ha sottolineato che dopo 5 tentativi infruttuosi di convincere la madre, alla quale é decaduta la patria potestà da 5 anni, di far entrare nella sua abitazione i servizi sociali per accompagnare il figlio in una struttura protetta, è stato dato esecuzione al provvedimento del Tribunale dei Minori di Venezia. I giudici hanno disposto che, come riportato negli atti, "in mancanza di uno spontaneo accordo tra i genitori, sia il padre a occuparsi del figlio che potrà avvalersi dei servizi sociali e della forza pubblica". Ieri mattina il padre, dopo che il giorno precedente era andato a vuoto l'ennesimo tentativo di convincere la madre ad agire secondo disposizione della Corte d'appello, si è presentato alla scuola accompagnato da tre agenti dell'ufficio minori della Questura di Padova, tra cui due donne, e tutti in borghese, dal responsabile dei servizi sociali Lorenzo Panizzolo e dallo psichiatra (perito del tribunale) Rubens De Nicola.

    L'insegnante ha tentato prima di convincere il ragazzo a presentarsi in presidenza e poi è stato lo stesso preside a portare la scolaresca in palestra, permettendo così al padre di entrare in aula e raggiungere il figlio. Il ragazzo lo ha seguito, ma una volta fuori dalla scuola, in una uscita laterale si è trovato di fronte nonni e zii materni che hanno tentato di impedire che il nipote si allontanasse. Il genitore ha preso di forza il figlio, chiedendo aiuto a un agente. "L'operato è stato quello giusto - ha ribadito il questore - nell'interesse del bambino. Tutti, tranne chi stava operando ha voluto esasperare questa situazione". Riguardo alle dichiarazioni fatte da una ispettrice davanti alle richieste fatte probabilmente da una zia del ragazzo, il questore ha chiarito: "di fronte alla resistenza di una donna e la richiesta di questa di vedere gli atti della corte d'appello, l'ispettrice si è qualificata dicendo poi 'lei non e' nessunò, intendendo così ribadire che la donna non aveva alcuna autorità in quanto non titolare della patria potestà e anche perché il provvedimento doveva essere notificato solo ai genitori".

    SCHIFANI, CAPO POLIZIA CHIARISCA - Renato Schifani ha chiesto chiarimenti al Capo della Polizia Manganelli sull'episodio di Padova. "Le immagini proiettate ieri sera a 'Chi l'ha vistò hanno creato indignazione e sgomento in tutti noi italiani. Comportamenti come quello al quale abbiamo assistito meritano chiarimenti ed eventuali provvedimenti".

    Questo il comunicato del Senato: Il Presidente del Senato, Renato Schifani, ha chiesto urgenti e tempestivi chiarimenti al Capo della Polizia Antonio Manganelli sul gravissimo episodio che ha visto, a Padova, trascinare con forza un bambino di 10 anni da personale della Polizia di Stato fuori dalla scuola per essere condotto in una casa-famiglia. Questo in esecuzione di un provvedimento della Magistratura.

    "Le immagini proiettate ieri sera dalla trasmissione 'Chi l'ha vistò hanno creato indignazione e sgomento in tutti noi italiani. I bambini hanno diritto ad essere ascoltati e rispettati - precisa il Presidente del Senato - e ogni provvedimento che li riguardi deve essere posto in essere con la prudenza e l'accortezza imposti dalla loro particolare situazione minorile. Comportamenti come quello al quale abbiamo tutti assistito, meritano immediati chiarimenti ed eventuali provvedimenti"

    www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cr...la_7611389.html

    www.ilgiornale.it/news/cronache/pad...rza-845705.html
    E' da leggere anche questo.
    la Corte d’Appello ha emesso il decreto sulla base del fatto che al bambino era stata diagnosticata la PAS". Con questo acronimo si indica una particolare sindrome da alienazione genitoriale.

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  2. "Wish"
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    Neanche voglio vederlo il video. Un Italia di pecoroni abbiamo. Che schifezza, tutti che si meravigliano e si indignano e nessuno che si domanda il perchè di tali azioni.
     
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  3. --* Giulia* ---
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    Beh il perhé dell'azione non c'è, nel senso che non si può giustificare quel modo, secondo me la polizia ha sbagliato senza se e senza ma, e non farà bene ad altre situazioni simili, le condannerà e verranno paragonate sempre a questo caso.
    Qui ha sbagliato la polizia, mi dispiace, ma non si terrorizza e non si prende un bambino in quel modo, io non riesco a giustificarlo.


     
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    http://www.dirittominorile.it/news/2012/il...olizia-1121.asp

    CITAZIONE (--* Giulia* --- @ 12/10/2012, 13:45) 
    Beh il perhé dell'azione non c'è, nel senso che non si può giustificare quel modo, secondo me la polizia ha sbagliato senza se e senza ma, e non farà bene ad altre situazioni simili, le condannerà e verranno paragonate sempre a questo caso.
    Qui ha sbagliato la polizia, mi dispiace, ma non si terrorizza e non si prende un bambino in quel modo, io non riesco a giustificarlo.

    sì, però (a leggere in giro) pare fosse il terzo o quarto tentativo fatto.
    Hanno provato un paio di volte a casa, ma il bambino si è nascosto sotto il letto e non sono riusciti a convincerlo con le buone, poi hanno provato all'interno della scuola con gli assistenti sociali e pare si sia aggrappato al banco.
    E poi l'ultimo tentativo (riuscito).
    Dall'emissione dell'ordinanza la famiglia della madre sapeva che sarebbero venuti a prelevarlo e difatti si era organizzata dal primo giorno di scuola nello stazionamento con le telecamere al di fuori della scuola.
    Poi siamo d'accordo, è traumatizzante e non è giustificabile, ma l'unica altra alternativa era lasciarlo a casa della madre e lasciare che l'ordinanza fosse lettera morta.


     
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  5. --* Giulia* ---
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    CITAZIONE (Rita DadoStar @ 12/10/2012, 14:03) 
    sì, però (a leggere in giro) pare fosse il terzo o quarto tentativo fatto.
    Hanno provato un paio di volte a casa, ma il bambino si è nascosto sotto il letto e non sono riusciti a convincerlo con le buone, poi hanno provato all'interno della scuola con gli assistenti sociali e pare si sia aggrappato al banco.
    E poi l'ultimo tentativo (riuscito).
    Dall'emissione dell'ordinanza la famiglia della madre sapeva che sarebbero venuti a prelevarlo e difatti si era organizzata dal primo giorno di scuola nello stazionamento con le telecamere al di fuori della scuola.
    Poi siamo d'accordo, è traumatizzante e non è giustificabile, ma l'unica altra alternativa era lasciarlo a casa della madre e lasciare che l'ordinanza fosse lettera morta.

    se falliscono i tentativi vuol dire che l'approccio è sbagliato. Son gli adulti che devono fare gli adulti, non si può pretendere che lo faccia un bambino di 10 anni. così si passa automaticamente dalla parte del torto e non vedo in questo esempio dove siano gli interessi del bambino che, per quanto uno possa dire e ribadire le ragioni di questo intervento, è stata cmq fatta una violenza, e secondo me affossa e inquina ogni ragione che può esserci alla base.
    CITAZIONE
    ma l'unica altra alternativa era lasciarlo a casa della madre e lasciare che l'ordinanza fosse lettera morta.

    L'unica alternativa era che la madre doveva collaborare e preparare il bimbo a questa decisione senza traumi, senza paura anche se lei la ritiene ingiusta,
    - e campa cavallo che l'erba cresce -
    ma se chi sta sopra la madre usa solo la forza per piegare , per me resta più pericoloso uno Stato ingiusto che una madre che sbaglia e non fa di tutto per risparmiare quella esperienza al figlio.
    Lo scopo principale qual è? difendere i diritti del minore, fare il bene del bambino, è passato in secondo piano questo e purtroppo accade spesso.
    Poi oh son punti di vista, io lo vedo un fallimento, magari sarà l'occasione per cercare di evitare certe cose.
     
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    CITAZIONE (--* Giulia* --- @ 12/10/2012, 16:27) 
    L'unica alternativa era che la madre doveva collaborare e preparare il bimbo a questa decisione senza traumi, senza paura anche se lei la ritiene ingiusta,

    eh..

    CITAZIONE
    - e campa cavallo che l'erba cresce -

    appunto




    CITAZIONE
    ma se chi sta sopra la madre usa solo la forza per piegare , per me resta più pericoloso uno Stato ingiusto che una madre che sbaglia e non fa di tutto per risparmiare quella esperienza al figlio.

    oggi Panella ha fatto una riflessione: se un sequestrato con la sindrome di Stoccolma si innamora del suo rapitore chi lo porta via anche con la forza compie un atto illegittimo?
    la riporto perchè a me le discussioni nate intorno a questa vicenda mi ricordano tanto quelle nate all'epoca della legge sul blocco dei beni per i sequestrati.
    Anche allora da una parte c'erano familiari che consideravano cattivo lo stato perchè condannavano a morte il loro figlio, fratello o padre che fosse.. ci furono parecchie polemiche in allora. Però oggi non mi risulta che ci sia ancora la moda del sequestro di persona. Quindi potrebbe avere un duplice sbocco. Dipende da come verrà gestito questo caso. Appunto, come starà il bambino da adesso in poi.
    Paradossalmente potrebbe anche servire da deterrente per i prossimi. Visto che è stata tanto citata la sentenza di Salomone in questo caso per far notare che il padre avrebbe dovuto desistere piuttosto che far del male al bambino, potrebbe indurre in futuro genitorie simil-alienanti ad agire con più cautela prima

    Una cosa curiosa: l'avvocato legale della donna è Andrea Coffari che mi pare (ora vado a memoria e non vorrei sbagliarmi) di aver già sentito parecchie volte nei vari gruppi antipas
     
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  7. abraxas12
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    Quando i miei hanno divorziato, avevo 10 anni. Mi hanno chiamato al Tribunale e davanti al Giudice dovevo dire io con chi voglio rimanere, poi il giudice mi ha detto che devo vedermi anche con l'altro genitore.

    Per fortuna, si può divorziare anhce in maniera civile, e tutti due mi dicevano di rispettare l'altro genitore, anhce se trauma esiste comunque, per esempio considero normale il divorzio (e già questo non è normale però non si fa cosi col bambino come con questo poverino. :(
     
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  8. "Wish"
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    Io personalmente cndivido in toto un intervista andata in onda su rtl 102.5.
    Si arriva a questo punto perchè la gente sa di agire impunita, come la madre del bambino e mi spiace ma a me fanno più schifo gli anni precedenti al fattaccio. La cosa che conta non è "povero bambino" ma "poveri bambini" che rischiano la stessa fine. L'opinione comune condannerebbe cmq il padre, del quale ho letto di tutto, adesso però passerà anche il messaggio che le ordinanze del tribunale vanno rispettate. Il panico nel bambino è stato creato dalla zia, madre e nonni che psicologicamente l'hanno addestrato al timore che prima o poi sarebbero arrivati i cattivi. Il trauma l'hanno inculcato loro negli anni, proseguendo con le urla e continuando con la diffusione del video che rinnoverà il trauma. E' questo lo schifo.
     
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    le ultime notizie: indagate la zia, il nonno e un genitore che avrebbe tentato di aiutarle a trattenere il bambino
    http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca...no.html?cronaca
     
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  10. --* Giulia* ---
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    CITAZIONE ("Wish" @ 12/10/2012, 17:26) 
    Io personalmente cndivido in toto un intervista andata in onda su rtl 102.5.
    Si arriva a questo punto perchè la gente sa di agire impunita, come la madre del bambino e mi spiace ma a me fanno più schifo gli anni precedenti al fattaccio. La cosa che conta non è "povero bambino" ma "poveri bambini" che rischiano la stessa fine. L'opinione comune condannerebbe cmq il padre, del quale ho letto di tutto, adesso però passerà anche il messaggio che le ordinanze del tribunale vanno rispettate. Il panico nel bambino è stato creato dalla zia, madre e nonni che psicologicamente l'hanno addestrato al timore che prima o poi sarebbero arrivati i cattivi. Il trauma l'hanno inculcato loro negli anni, proseguendo con le urla e continuando con la diffusione del video che rinnoverà il trauma. E' questo lo schifo.

    Su questa cosa qui wish ci devo riflettere un po' su. Io son zenzibile (anche se non sembra)
    e così di primo impatto vedere quel filmato in tv, quando hai le difese abbassate, e l'emotività umana è più "ricettiva", il giudizio non può che essere negativo.
    Però c'è un però. Siamo sicuri che la magistratura e lo stato, invece di placare le faide tra divorziati, educando alla pace al dialogo, non solo in termini giuridici ma anche culturali, non li abbia fomentati, alla faccia dei diritti genitoriali o dei minori, per lucrarci sopra e farci un business?
    Io per casi diversi, non solo nei casi di guerre tra divorziati, ma solo per il giro d'affari che c'è intorno ai diritti dei minori, ho sempre pensatodi sì: tra avvocati processi e assistenti sociali ci mangiano da sempre

    Io almeno, fatico a vedere il bene, del tipo è un papà che si prende il bambino e non la madre quindi è un bene, no, è un po' pochino... bisogna valutare anche come lo si fa, e come è stato fatto in questo caso non è il massimo
    La madre ha fatto male a non preparare il figlio?
    Sì, certo che sì e la speculazione non le fa onore, ma chi sta sopra, lo stato e la magistratura deve essere migliore di un cittadino qualunque, altrimenti tanto vale stare senza, (della serie: ero capace pure io a prende un ragazzino così senza chiede nulla allo stato) che tra tutti i cazzi che te se fregano ci costa un fottio...

    Per ora a caldo la vedo così, poi on so ... boh ...
     
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  11. --* Giulia* ---
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    Rita

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    oggi Panella ha fatto una riflessione: se un sequestrato con la sindrome di Stoccolma si innamora del suo rapitore chi lo porta via anche con la forza compie un atto illegittimo?

    Eh... vabbé ....
    Panella allora sarebbe il primo da sottrarre con la forza per salvarlo dalle sgrinfie della sinistra - con cui si è schierato e si è invischiato - abbandonando i principi nobili che invece incarnava ai tempi di Tortora! digli che è il primo ostaggio a sua insaputa con la sindrome di Stoccolma :lol: :lol:
    Non me li fa sti esempi con i politici ....che io so come Edward Luttwak :lol: :lol: :lol:
    CITAZIONE
    padre avrebbe dovuto desistere piuttosto che far del male al bambino

    Ameno che non ci sia davvero un motivo grave sotto: io come madre, son donna quindi, penso che bisogna desistere piuttosto. Per i padri non rispondo.


    Edited by --* Giulia* --- - 13/10/2012, 01:12
     
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    per me hanno sbagliato entrambi i genitori, giudici e polizia hanno fatto solo il loro dovere di applicare la legge

    la madre ha sbagliato a non preparare il figlio ad andare col padre

    il padre ha sbagliato a chiedere l'intervento della polizia per far rispettare l'ordinanza del giudice
     
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  13. --* Giulia* ---
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    CITAZIONE (CiaoSilvia @ 13/10/2012, 01:08) 
    per me hanno sbagliato entrambi i genitori, giudici e polizia hanno fatto solo il loro dovere di applicare la legge

    la madre ha sbagliato a non preparare il figlio ad andare col padre

    il padre ha sbagliato a chiedere l'intervento della polizia per far rispettare l'ordinanza del giudice

    Ma se i giudici hanno dato l'ordine di prendere sto ragazzino per i capelli...perché sarebbe giusto?
    E se lo si giustifica dicendo che hanno fatto solo il loro lavoro, allora pure il boia fa solo il suo lavoro...
    Però io non lo so... te sai se il giudice ha ordinato: "prendetelo pure per le orecchie ma prendetelo!", oppure hanno fatto una mezza cazzata quelli che lo hanno preso, per pazienza esaurita, perché non ci hanno saputo fa'?
     
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    CITAZIONE (--* Giulia* --- @ 13/10/2012, 01:19) 
    CITAZIONE (CiaoSilvia @ 13/10/2012, 01:08) 
    per me hanno sbagliato entrambi i genitori, giudici e polizia hanno fatto solo il loro dovere di applicare la legge

    la madre ha sbagliato a non preparare il figlio ad andare col padre

    il padre ha sbagliato a chiedere l'intervento della polizia per far rispettare l'ordinanza del giudice

    Ma se i giudici hanno dato l'ordine di prendere sto ragazzino per i capelli...perché sarebbe giusto?
    E se lo si giustifica dicendo che hanno fatto solo il loro lavoro, allora pure il boia fa solo il suo lavoro...
    Però io non lo so... te sai se il giudice ha ordinato: "prendetelo pure per le orecchie ma prendetelo!", oppure hanno fatto una mezza cazzata quelli che lo hanno preso, per pazienza esaurita, perché non ci hanno saputo fa'?

    il giudice mica dice come va preso, il giudice stabilisce che il bambino deve andare al padre, la madre non lo porta o non lo consegna al padre che viene a prenderlo, il padre chiama la polizia per far eseguire l'ordinanza del giudice.. infatti il padre era lì con la polizia, non era a casa sua e il tutto è successo a sua insaputa
     
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  15. --* Giulia* ---
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    CITAZIONE (Rita DadoStar @ 12/10/2012, 16:57) 
    Una cosa curiosa: l'avvocato legale della donna è Andrea Coffari che mi pare (ora vado a memoria e non vorrei sbagliarmi) di aver già sentito parecchie volte nei vari gruppi antipas

    Mi sa che non vi sono dubbi, la mamma mi sembra imboccata bene ...
    www.video.mediaset.it/video/tgcom24...ngiustizia.html

    ----------------------------------------------
    Ps:
    Silvia, tanto pe fasse du' risate, leggi il titolo di libero: :lol: :fight:


    Bambini contesi

    Il blitz dei giudici su Leonardo che non vuole andare dal papà
    Agghiacciante video girato davanti alla scuola elementare di Cittadella (Padova): con la forza il bimbo viene costretto a seguire gli esecutori della sentenza
    www.liberoquotidiano.it/news/italia...l-papa----.html
     
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