Come affrontare l'inversione di marcia.

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  1. "Wish"
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    Vi linko questa discussione, se qualcuno non è registrato su questo social network me lo dicesse, provvederò subito a copincollare tutto.
    Anzi no, forse vi linkerà il gruppo, non la discussione.
    www.facebook.com/groups/donnecontro/



    Ho linkato questo http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2...iolenze-altrui/ .
    Queste inversioni mi rattristano. Come faremo, dopo anni di pestaggio antimaschile??

    Mi spiego copiando un mio commento:
    Ada Fusco Sai cosa però? La negazione del dolore, dei papà separati o degli uomini in generale, ha generato le statische sopra enumerate da Pietro Berra . Questo non riconoscere vorrei, forse con utopia, che cessasse. Temo che possa creare trappole in futuro, come le questioni irrisolte dei traumi non superati. Ho reso l'idea?


    FaS, o chi per loro dice "Siamo cresciute, mettiamo una pietra su dai".

    Sono confusa ... Come state affrontando ciò?
     
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  2. Illusive Man
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    oddio do un occhio alla discu... interessante
     
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  3. sonobeta
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    riesco a leggere solo quello che è scritto su fas, (non sono iscritto a facebook) è sufficiente per comprendere il topic?
     
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  4. "Wish"
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    Non penso beta ... ora copio il necessario.

    Lore, non mi dici nulla??
     
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  5. "Wish"
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    Questo è il mio post:

    CITAZIONE
    http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2...iolenze-altrui/ Questo articolo e questi commenti spiegano abbastanza bene i conflitti di FaS. Spero che le riflessioni di alcune di esse si estendano a macchia d'olio. E' da sei anni che seguo il tentativo maschile alla sensibilizzazione, tocca a noi donne adesso.

    Che potrebbe non essere condivisibile, soprattutto nella frase finale, ma c'era un motivo.
    I primi commenti infatti non deludono le mie aspettative, eccoli:

    CITAZIONE
    non credo sia un "conflitto"... ma una naturale (e non facile) evoluzione verso una presa di coscienza collettiva che, se da un lato non può negare la violenza sulle donne (che esiste), dall'altro sta cercando di analizzare altri tipi di violenza (che pure esistono ma non essendo altrettanto "appetibili" per i media, restano in tutto o in parte ancora sommersi).

    oppure

    CITAZIONE
    Confermo quello che dice Adriana. Non mi pare sia un conflitto. Nella mailing list largamente popolata di FaS non esiste questo genere di conflitto. Sono lettrici o donne che hanno altri blog che pongono un problema a FaS non lasciando che la loro ricerca o quella di alcune di loro (perchè alcune si occupano proprio d'altro) si evolva o prosegua in alcune direzioni.

    E quindi la mia risposta:
    CITAZIONE
    Perché concentrarsi sulla parola conflitto?? L'autrice dell articolo pare abbia avuto commenti coloriti e pesanti, da lì il conflitto nel botta e risposta. Le chiamiamo divergenze? Ok. Io volevo solo sottolineare la presa di coscienza che vi sta animando e muovendo, adesso. E volevo sottolineare che é nuova e che, come si legge, non tutte condividono. Ma volevo sottolineare che c'è. E poi non sarebbe normale il contrario, il percorso femminista avrà obbligatoriamente tappe conflittuali, anche per il semplice fatto che il nome del movimento racchiude il racconto di un solo genere, a priori. La denigrazione del maschile e dei papà separati é iniziata proprio dai movimenti femminili, non neghiamo la storia per cortesia.


    [...]

    Certo Adriana, però io amo la chiarezza, ed è vero che su FaS alcune "lo sanno" ma è anche vero che lo sanno adesso. Che è sempre un bene affinchè i sessismi si plachino.

    E loro, via, di nuovo sulla difensiva:

    CITAZIONE
    Le persone intelligenti evolvono. Si fanno domande. Hanno dubbi. Le persone che rimangono sempre uguali a se stesse sono quelle dalle quali guardarsi!

    --
    Ada, c'è un tempo per tutto, credo. Quello che leggo su FaS è scritto da persone in buona fede che molto umilmente e con estrema onestà si rimettono in discussione. Lo fanno per coerenza con i propri ideali e non perché devono qualcosa a qualcuno. Il che dà anche più valore a ciò che fanno. Ma da quel che vedo non è affatto semplice e credo meritino un minimo di tregua nel rispetto di questo difficile percorso.

    A questo punto ho cercato di specificare ... :
    CITAZIONE
    Tregua ... certo, infatti non le sta attaccando nessuno in questo momento. Ho evidenziato un conflitto innegabile che farà parte del loro percorso. Anni e anni di pestaggio antimaschile risolti in un paio di belle frasi, questo ho letto. Se amate davvero i vostri uomini non negategli mai nessun tipo di sofferenza ... buona presa di coscienza a tutti.


    Mi rispondono che il loro interesse è andare "oltre".

    Poi è intervenuta Rituzza:
    CITAZIONE
    https://digilander.libero.it/uomini/history.htm ... dice bene Marilena: "di colpo le donne non sono più innocenti in quanto donne"... bisogna fare i conti con questo: e dopo decenni in cui il genere femminile è stato bombardato da messaggi in cui le si faceva crogiolare nel loro sentirsi il genere "migliore" ma defraudato dalla storia ad opera degli uomini, dover fare i conti con la propria corresponsabilità nella costruzione dell'attuale società sarà dura.. l'è tutto da rifare! Ma lo si dovrà fare. Warren Farrell (pubblico il link sopra) da convinto assertore dei diritti delle donne si rese conto che "qualcosa non andava" proprio quando il N.O.W. il massimo Movimento per i diritti delle donne si oppose all'affidamento congiunto.

    [...]

    la cosa che stupisce anche me Ettore. Aggiungici che molti, anche dopo essere stati messi di fronti all'evidenza dei numeri reagivano negando la bufala o dribblando la cosa andando a parare sull'allargamento del cerchio della violenza sulle donne. Quindi da prima causa di morte "diretta" si arrivata alla violenza psicologica, allo stress e quant'altro. Una cosa inspiegabile.. da studiare come allucinazione collettiva effettivamente. Non dimentichiamo che è uscito recentemente un libro di Riccardo Iacona che titola "Se questi sono gli uomini- La strage delle donne".. credo che Primo Levi si rivolterebbe nella tomba..

    Poi io:
    CITAZIONE
    La cosa che mi rattrista è proprio questa, bufala e simil allucinazioni collettive. Maschio violento per dna e tanto altro risolti con un "ma la gente cambia e si evolve", risolti dietro la pubblicazione di articoli provenienti dalla maggiore causa di colpevilizzazione maschile. Dolori ignorati per anni e ancora oggi quando si evidenzia questa sofferenza la prima risposta, come quelle che ho ricevuto qui sopra, é a difesa della donna femminista o della donna in generale. Ancora una volta l'interesse delle donne.

    E giù di nuovo altre paternali femministe, a modo loro, inutile aggiungere aggettivi:
    CITAZIONE
    Guarda Ada, tu chiedi di risolvere dolori, sofferenze mostrando scetticismo, diffidenza, contrarietà, avversione per la community della quale stai parlando. Ma vorrei capire come vuoi risolverla. Anzi: la vuoi risolvere? Perché è molto semplice trovare temi di conflitto se lo ritieni necessario ed è molto più semplice che ciascuno stia dalla propria parte a farsi le proprie cose, lo capisco. O forse anche no. Io sono di quelle che anche no perché la vita è breve e i problemi di cui occuparsi sono tanti ed è meglio tardi che mai. Rimettersi in discussione è un lavoro complicato. E funziona se lo si fa insieme. Perché se si insiste nel vedere i difetti di relazione da una parte sola non si risolve granché. E questo, credo, che chi si occupi di mediazione lo sappia fin troppo bene. Ditemi se sbaglio.

    Io:
    CITAZIONE
    Quindi nulla, si prosegue sulla strada della negazione, ne prendo atto. Io ho raccontato la storia,ho parlato di riflessioni, sensibilizzazione e presa di coscienza e della mia personale tristezza. Avete inconsciamente attivato un sistema di difesa del "femminile" anche inadeguato. - In questa frase racconto la storia: Questo articolo e questi commenti spiegano abbastanza bene i conflitti di FaS. - In questa frase vi ho detto cosa spero: Spero che le riflessioni di alcune di esse si estendano a macchia d'olio. - e in questa frase vi dico che è tanto tempo che voglio risolverla: E' da sei anni che seguo il tentativo maschile alla sensibilizzazione, tocca a noi donne adesso.
    21 ore fa · Mi piace
    --
    Certo Ettore, io sono indubbiamente d'accordo, ma negare conflitti o dinamiche d'evoluzione per me è come voler costruire un palazzo senza conoscere la collocazione delle colonne portanti.
    --
    Sai cosa però? La negazione del dolore, dei papà separati o degli uomini in generale, ha generato le statische sopra enumerate da Pietro Berra . Questo non riconoscere vorrei, forse con utopia, che cessasse. Temo che possa creare trappole in futuro, come le questioni irrisolte dei traumi non superati. Ho reso l'idea?

    E loro ancora ed esclusivamente a difendere il femminismo e FaS, a vittimizzarsi in quanto femminista aggredita a priori (da me, che neanche sapevo con chi dialogavo -.-' ), infine mi è anche stato chiesto per chi tifo.

    Tranne questo commento che un pò mi ha risollevata:

    CITAZIONE
    Si ada, ti ho capito. Figurati! io odio i politici perchè ti dicono: questa è la soluzione, trovami il motivo per cui funziona mentre invece dovrebbe essere: studia il problema e arriva ad una soluzione. Però è così che funziona l'ideologia.
    Oggi sono i padri domani sarà un'altra categoria, bisognerà sempre lottare per la verità.
    Comunque io sono ottimista, in fondo la gente in buonafede è disposta a ragionare , quella in malafede si ritroverà isolata.

    Commenti del genere poi:
    CITAZIONE
    il femminismo è una corrente di pensiero che si occupa di uguaglianze. non si occupa di donne. fino a che ci saranno nella società discriminazioni tra i generi sarà un utile stimolo. diversamente altre riflessioni, incluso quelle che fanno critica ad atteggiamenti sessisti che vengono promossi da altre donne, non vedo dove altrimenti potrei culturalmente inserirle. quello di cui tu parli è un femminismo che non sta simpatico neppure a me. e in quanto a quello che dice Ada, che il termine "femminismo" sarebbe sessista di per se', non sono d'accordo. perché il termine assume significato a seconda di chi lo usa. per me significa "antisessismo a 360°". Essere femminista per me è essere antisessista. Ma al di là delle parole io spero che qui si possa discutere nel rispetto delle differenze guardando alle finalità e non ai termini. :)

    E poi di nuovo Rita:
    CITAZIONE
    Parlo per me: conosco Ada, so che ha iniziato ad occuparsi dei temi della QM molto prima di me (e io son già quattro anni che me ne occupo). La questione maschile è ben più ampia della questione del giusto equilibrio nel rapporto coi figli dopo separazione e divorzio. Quel che è paradossale (e questo fa nascere una certa diffidenza nei confronti delle prese di coscienza, senza nulla togliere al fatto che siano le benvenute) è che finchè il problema era solo degli “uomini” (dalle false accuse, alla criminalizzazione di genere, alla difficoltà di trovarsi molto spesso oggettivamente con tante difficoltà relazionali e sociali da affrontare con lo stigma del “fortunato” ) tutti questi temi erano osteggiati, derisi, ignorati (e con i temi anche le persone che provavano a proporli). Oggi che un certo numero di donne sono danneggiate (non me ne vogliate.. ma in fondo le nuove compagne sono una tipologia di donne danneggiate dagli estremismi di “certo” femminismo, fioriscono prese di coscienza e prese di distanza da atteggiamenti reiterati nel tempo.
    Non voglio fare l’interprete di Ada, ma probabilmente la “negazione” si riferisce a questo. E’ un universale senso di vuoto che coglie anche me.. in questo momento mi sento privilegiata. Privilegiata proprio come donna, perché davvero se guardo alla storia vedo una società improntata alle esigenze femminili e a limitare i danni del disagio femminile e sofferenze femminili, che ovviamente cambiano nel tempo. Ma il punto è quello. La società si muove e le tendenze si allargano a macchia d’olio quando un numero cospicuo di donne “sta male” e manifesta disagio. Forse è antropologicamente fisiologico. A questo potrebbe rispondere meglio il mitico Ettore Panella.
    Prima quando essere indipendenti era pericoloso, prevedeva una forma di tutela da parte del genere maschile, poi quando scienza e progresso hanno reso il mondo meno selvaggio e più “comodo” la società si è volta a tutelare altri tipi di esigenze femminili.
    Ohibò .. il femminismo degli anni ’70 chiedeva di essere indipendenti e poter lavorare? Ma, scusate l’ironia, il femminismo degli anni ’70 era al corrente del fatto che se la generazione di mia madre (quella del boom del dopoguerra e degli anni cinquanta) aveva smesso di lavorare per dedicarsi alla vita casalinga, la generazione femminile pre-guerra lavorava e molto spesso, era indipendente.. obtorto collo? Che il sogno di mia nonna era di poter fare la casalinga ma da vedova e con una bambina piccola, doveva necessariamente lavorare in fabbrica ed essere “Indipendente”? Chiusa la polemicuccia, perché il discorso è ben più complesso .. per questo che dicevo “l’è tutto da rifare”.. bisogna anche avere il coraggio di andare alle radici del neofemminismo e non credere che la degenerazione sia tutta negli ultimi vent’anni. La Badinter ci ha scritto un libro apposta “La strada degli errori”.. e la strada dell’errore è stata imboccata molto tempo fa, dopodiché si è avvitata intorno al concetto oppressa/oppressore in maniera talmente radicata che oggi allentare queste corde è ostico… e fa male. Da ambo le parti.

    Rita, come si può riassumere il seguito? Come definiamo noi le discussioni che riprendono l'abc della QM? :)
     
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  6. --* Giulia* ---
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    E' interessante, me lo leggo con calma.
     
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    Lichtenstein .. o San Marino, che anche loro hanno il rappresentante all'ONU

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    CITAZIONE ("Wish" @ 9/10/2012, 22:17) 
    Rita, come si può riassumere il seguito? Come definiamo noi le discussioni che riprendono l'abc della QM? :)

    non ho capito se è una domanda retorica (e in tal caso non mi viene in mente la risposta) oppure se me lo stai proprio chiedendo..

    direi newbie.. come avrebbe detto Milo. Qua siamo al livello newbie, ma è normale.

    Come diceva la tipa del film "non ci resta che piangere" bisogna provareprovareprovareprovarepro..are" e qui bisogno "ripetereripetereripetererip..ere"

    Il gruppo è eterogeneo. Nel senso che che è un gruppo dedicato ai conflitti delle separazioni. E i padri separati, da che so, non sono mai stati qmmisti. Anzi, se non ricordo male, ne prendevano le distanze all'inizio, Reduan una volta mi disse che avevano controbattuto un "perchè noi amiamo le donne".. come se i qmmisti le odiassero (va be.. qualcuno c'è ma dico in linea generale).

    In linea generale, (notavo adesso in quanto scrive VM sul blog di femminismo a sud) mi pare che tutta la questione femminile (il femminismo in pratica) è incentrato sulla competizione con gli uomini mentre il qmmismo è incentrato sul distaccamento dalle donne.

    Come s'inverte la marcia? Cominciando a competere con le donne sul loro campo? Porca miseria un tipo da qualche parte in quel gruppo ha pure scritto che aveva cominciato ad occuparsi del pupo, ma quando la moglie ha visto che era più bravo di lei, non era più molto contenta e tendeva a riappropriarsi del pupo.

    Mi pare in una discussione di Ettore Panella che, secondo me è molto preparato.

    Ho centrato il discorso, l'ho sfiorato di striscio o sono andata off topic? :unsure: :unsure: :unsure:
     
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  8. Illusive Man
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    Rita siamo al delirio, ammetti che il grande calamaro transumano spaziale è la soluzione, AMMETTILO ORA!
     
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  9. sonobeta
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    direi che quoto ogni virgola (nel senso che mi piace come ha usato la punteggiatura :P ) del post di rita (l'ultimo del post riassuntivo di wish).
    come affronto tutto cio?
    con diffidenza e curiosita (piu diffidenza che curiosita), ripongo sulla presa di coscienza delle femministe le stesse aspettative che riporrei sul biglietto di una lotteria milionaria. questo mi pone nella condizione di osservare con curiosita ma non mi consente di impegnarmi personalmente piu di tanto in un dialogo che sostanzialmente vede ancora troppo distanti le parti per poter essere produttivo di frutti, al limite puo essere produttivo di semi.
    d'altronde dopo anni di qm non sono pronti nemmeno gli uomini a prendere consapevolezza di un problema che, fra l'altro, è soprattutto loro; figuriamoci le femministe.
    sul "siamo cresciute, mettiamoci una pietra sopra", direi che l'unica risposta possibile è:
    " se fossi cresciuta abbastanza diresti qualcosa di diverso da " mettiamoci una pietra sopra".



    CITAZIONE (Illusive Man @ 10/10/2012, 00:07) 
    Rita siamo al delirio, ammetti che il grande calamaro transumano spaziale è la soluzione, AMMETTILO ORA!

    se il calamaro spaziale è la nuova arma di goldrake lo ammetto io :lol:
     
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  10. --* Giulia* ---
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    CITAZIONE
    quello di cui tu parli è un femminismo che non sta simpatico neppure a me. e in quanto a quello che dice Ada, che il termine "femminismo" sarebbe sessista di per se', non sono d'accordo. perché il termine assume significato a seconda di chi lo usa. per me significa "antisessismo a 360°". Essere femminista per me è essere antisessista. Ma al di là delle parole io spero che qui si possa discutere nel rispetto delle differenze guardando alle finalità e non ai termini.

    Questo passaggio qui è un po' un autogol, essere maschilisti per me non significa essere anti-sessisti, quindi ad onor di logica non può esserlo nemmeno il femminismo, ma non salta all'occhio. se ciò non accade soprattutto in chi vorrebbe iniziare una inversione di marcia, ha tanto da indietreggiare soprattutto sul piano culturale, su quei concetti oramai diventati dogmatici, nel senso del giusto e della sensibilità...
     
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  11. silverback
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    Sarò breve, ché devo andare a lavorare.
    Per quanto mi riguarda, ero, sono e resterò del parere che con le femministe non possa esistere alcun dialogo.
    Frasi come questa
    CITAZIONE
    FaS, o chi per loro dice "Siamo cresciute, mettiamo una pietra su dai".

    mi fanno veramente "sorridere"...
     
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    Lichtenstein .. o San Marino, che anche loro hanno il rappresentante all'ONU

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    ok per i calamari e siccome io sono "avanti" (cume la cua dr crin mi diceva sempre il vecchio Frank, vale a dire come la coda del maiale, vecchio detto piemontese), vi posto in anteprima assoluta una foto della futura mostra Human Body Exhibition che si terrà nell'anno 30012

    Calamari-fritti

    Silver c'hai ragione, per questo insisto molto sull'abbattimento totale del termine.
    "Femminismo" non ha alcun senso logico, oggi in occidente, tantomeno ne ha per chi si dichiara aperto al dialogo, paritario nel senso che vuole un mondo giusto in cui tutti siano uguali ma nel rispetto delle diversità, tutti possano fare quello che vogliono e desiderano per realizzarsi, ma nel rispetto delle voglie e dei desideri di realizzazione altrui..
    insomma il "ma anche" di veltroniana memoria.

    Direi che posso umanamente capire il fatto che chi ha battagliato per anni ed annorum convinta di essere nel giusto fa come i bambini quando si rendono conto che Babbo Natale non esiste: un po' dispiace e cominciano a dire che ci sono vari Babbi Natale che quello dei bambini con il pigiamo rosso di flanella impellicciato e la barba bianca è falso, ma il loro c'è, è fatto a forma di colomba glassata coi calamari fritti ed è il vero buon autentico Babbo Natale..



    E però il dialogo può avere diversi sbocchi.
    Non necessariamente serve a convincere. Serve ad esistere.
    Non so se mi spiego

    E se esisti come idea, come concezione del mondo, sei una scelta in campo.
     
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  13. --* Giulia* ---
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    CITAZIONE (Rita DadoStar @ 10/10/2012, 09:27) 
    E però il dialogo può avere diversi sbocchi.
    Non necessariamente serve a convincere. Serve ad esistere.
    Non so se mi spiego
    E se esisti come idea, come concezione del mondo, sei una scelta in campo.

    Sei grande Rita! Mi hai convinto.
     
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  14. "Wish"
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    La parte che ha quotato giulia è stata quella che mi ha fatto perdere ogni tipo di interesse al confronto. Adesso la parola femminista equivale a "bene comune" rendiamocene conto. Sono molto triste per questo, per me è come se avessero vinto a priori . E a questo mi riferivo quando vi chiedevo come affrontate il tutto. Ok che mummio e il blog con fs sono stati utili, ok che adesso faranno loro i nostri interessi e che saranno una cassa di risonanza per una miglioria del maschile ... Ok tutto ma mi sento sconfitta :-(

    Si Rita, newbismi tristi e ritriti.
     
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  15. silverback
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    Rita:
    CITAZIONE
    E però il dialogo può avere diversi sbocchi.

    Non nel caso specifico.
    Non per me.
     
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63 replies since 8/10/2012, 23:34   864 views
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