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--* Giulia* ---.
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Lui è un 16enne cinese che voleva farla finita da un ponte situato nella città di Shenzhen City, in Cina. Una ragazza coraggiosissima è andata da lui per salvarlo è ha usato un’arma molto potente: un bacio! Subito dopo che i due si sono baciati i soccorritori si sono fiondati sul ragazzo per evitare che si buttasse. Il ragazzo ha perso la madre da piccolo e la nuova compagna del padre li aveva derubati di tutti i soldi di famiglia: si sentiva solo e senza speranza. L’eroina che gli ha salvato la vita con un bacio fa di professione la steward in un hotel: “ho avuto difficoltà molto simili al ragazzo che ha tentato il suicidio e ci ho pensato molte volte anche io. Quando ho parlato con lui sul ponte ho pianto perché capivo il suo stato d’animo. Ho pensato: l’unica cura è l’amore”, ha dichiarato la ragazza. Ha perfettamente ragione! http://notizie-assurde.studenti.it/video-l...salvabacio.html Parole come coraggiosissima /eroina lo so fa un p' incazzare, però è una storia carina La cosa importante invece è l'empatia capire il dolore dell'altro perché sai com'è e non vorresti che nessun altro stesse così male da aprirti il cuore, da non essere più indifferenti verso gli altri. . -
Illusive Man.
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E' una bella storia ma più che altro ci si augura che spariscano i motivi del tentato suicidio.
In sti casi ho sempre pensato che salvare materialmente la vita del suicida non sia affatto altruismo.... -
--* Giulia* ---.
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E' una bella storia ma più che altro ci si augura che spariscano i motivi del tentato suicidio.
In sti casi ho sempre pensato che salvare materialmente la vita del suicida non sia affatto altruismo...
Dici che si salva se stessi?
Ah ora ho capito. Si è vero nel caso specifico, ma non servono motivi così personali per pensare al suicidio.. -
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nel senso che chi salva un suicida, poi per coerenza dovrebbe prendersi in carico i problemi che l'hanno portato quel gesto?
Mi sembra ci fosse un vecchio film e un'infinità di racconti che ripropongono la storia del salvataggio del suicida e del suicida che poi va dal salvatore a dirgli "sì ok, ma adesso risolvimi i problemi".
Comunque pure secondo me ha esplicitato empatia per problemi che riconosceva simili, e salvando un suicida si salva idealmente sempre il mondo, non soltanto sè stessi, a mio avviso.
E il principio dei film di Frank Capra
http://it.wikipedia.org/wiki/La_vita_%C3%A8_meravigliosa
Certo se salvi dal suicidio un futuro serial killer.. il mondo lo rovini, ma è anche normale e istintivo che si tenti di salvare qualcuno pensandolo, in potenza, come di un uomo felice, potenziale diffusore di positività.
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--* Giulia* ---.
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Bisogna anche distinguere tra vero suicidio e minaccia. Se io vado sopra un ponte minacciando di gettarmi è un grido d'aiuto - che rischia in quel momento lì di diventare suicidio ma non era del tutto scelto veramente -
e cmq cerco anche attenzione, visibilità perchè mi sento invisibile perché vorrei anche essere salvata, perché sento solitudine e indifferenza ... ma c'è ancora un forte legame con me e gli altri. Altrimenti se tutto ciò ha perso ogni significato, e ogni legame con questo mondo è spezzato, ti ammazzi e basta e ci riesci, non ti importa di nessuno lo pianifichi freddamente come si pianifica un omicidio, senza che nessuno possa fermarti.
Io a 16 vivevo spesso questa ambiguità ed è molto tipica a quell'età secondo me.
PS: cazzo se nascevo nel 95 sarei stata un emo.