E se il femminismo avesse frenato la femminilizzazione?

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    Lichtenstein .. o San Marino, che anche loro hanno il rappresentante all'ONU

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    In realtà la questione parte da lontano.. e adesso mi sono lasciata andare in una discussione con Ettore Panella e quinti provo a metterla giù-
    Il quesito è questo: il femminismo, inteso come movimento per l’emancipazione femminile dal suo ruolo di “mamma e moglie” per renderla individualmente indipendente dal suo ruolo riproduttivo può avere avuto una funzione d’utilità quand’anche inconsapevole?
    Credo che, in tempi non sospetti, avessi già manifestato questa perplessità sul fatto che, in pieno boom economico, con alle porte l’era della scissione del sesso dalla riproduzione, dell’allarme sulla sovrappopolazione e quindi dell’inizio degli studi sul contenimento demografico (lo so partono da Malthus, ma forse negli anni del boom, sono maggiormente diffuse le notizie, maggiormente conosciuti i problemi, inizia l’epoca mediatica televisiva) e l’era tecnologica che rendeva la casa un luogo meno faticoso e noioso velocizzando le operazioni di preparazione del cibo, di pulizia e di cura, e anche di riparazione e conservazione delle cose con la diffusione del pret a porter, insomma l’inizio della cultura usa e getta, si sia sviluppato e abbia attecchito anche il femminismo.
    Qui non sto a riprendere le tantissime discussioni sui collegamenti tra il femminismo e la demografia, il femminismo e il consumismo (ricordo che una delle prime domande che feci di là nel vecchio forum fu appunto sul fatto che fossero correlati e che l’uno fosse la conseguenza dell’altro, quale nasce prima non si sa). Sono tutte correlazioni da dimostrare, ma è indubbio che il neo-femminismo è concomitante a quelle rivoluzioni e a quei cambiamenti sociali, tecnologici e scientifici.
    Insomma quel che penso è che comunque, inconsciamente si sia “sentito” la perdita di quel ruolo. Che andava a morire, e che quindi era necessario trovarsi un altro spazio, che si è trovato nel gettarsi nello spazio finora gestito dal maschile in una battaglia competitiva con l’altro sesso sfruttando ogni arma consapevole o inconsapevole.
    D’altronde molti in ambito qmmistico hanno poi sfiorato questa tesi in maniera più o meno esplicita: penso a Salar de Uyuni che mi sembra ne diede una spiegazione in termini di isterismo collettivo per la perdita della maternità oppure in termini simbolici sull’architettura che aveva abolito il femminile iniziando a costruire grattacieli e edifici con simbologia fallica.
    Io sul simbolico non sono ferrata, però ho provato a fare un esercizio mentale che Gibbì credo abbia chiamato fotomontaggio, in una discussione facebookiana sul MFPG, ma di cui non ho capito bene la polemica. Ipotizziamo la scienza, la tecnologia, il progresso, tutta la parte scientifica e tecnologica senza il femminismo.
    Ruoli come prima: l’uomo capofamiglia portatore di pagnotta, la donna a casa a prendersi cura dei figli e del marito. Solo che i figli non sarebbero più cinque o sei, ma uno o due, la casa non sarebbe più così problematica da seguire grazie ai frullatori, aspirapolveri, lavatrici, cibi pronti, vestiti da cambiare ogni stagione etc.
    Quali sarebbero stati i risultati? Bertrand Russell in “matrimonio e morale” ipotizzava uno scenario con donne istruite, mediamente libere dai pesi di cura e quindi dedite alla pedagogia, a sviluppare sempre di più la capacità di allevare ed educare i figli. Ma con l’istinto materno (presente di natura o incoraggiato culturalmente, anche se deviato dal parto e alla cura dei neonati) non si sarebbe corso il rischio di un’iper gonfiaggio della cura della mamma? Già così, l’Italia è considerata mammona, ma con le mamme a casa con in testa l’idea del ruolo di ma-ma-Do-Dori presente per i figli, con i figli che non venivano lasciati dopo lo svezzamento un po’ in balia di sé stessi perché c’era già un altro bebè da curare, con la maggiore istruzione della mamma non si sarebbe corso il rischio contrario e cioè di una trasmissione ancora più grande del principio femminile nei pargoli?. Cioè reali bamboccioni super.

    Quel che è avvenuto in sostanza è che il padre è stato abbattuto e attaccato pesantemente, ma in subordine anche la mamma non è che se la passasse meglio.
    In una società in cui la mamma ha più tempo per fare la mamma, non si sarebbe corso il rischio di una femminilizzazione ancora maggiore di quanto si lamenta oggi?
    Tutta la femminilizzazione legata alla super-igiene, alla super-prevenzione, alla super-cautela non avrebbe potuto essere ancora più grande lasciando campo libero alle donne (culturalmente o istintivamente poco importa) orientate verso la cura , la dolcezza, l’evitare il rischio?
     
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  2. Illusive Man
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    CITAZIONE (Rita DadoStar @ 12/11/2012, 21:03) 
    In realtà la questione parte da lontano.. e adesso mi sono lasciata andare in una discussione con Ettore Panella e quinti provo a metterla giù-
    Il quesito è questo: il femminismo, inteso come movimento per l’emancipazione femminile dal suo ruolo di “mamma e moglie” per renderla individualmente indipendente dal suo ruolo riproduttivo può avere avuto una funzione d’utilità quand’anche inconsapevole?
    Credo che, in tempi non sospetti, avessi già manifestato questa perplessità sul fatto che, in pieno boom economico, con alle porte l’era della scissione del sesso dalla riproduzione, dell’allarme sulla sovrappopolazione e quindi dell’inizio degli studi sul contenimento demografico (lo so partono da Malthus, ma forse negli anni del boom, sono maggiormente diffuse le notizie, maggiormente conosciuti i problemi, inizia l’epoca mediatica televisiva) e l’era tecnologica che rendeva la casa un luogo meno faticoso e noioso velocizzando le operazioni di preparazione del cibo, di pulizia e di cura, e anche di riparazione e conservazione delle cose con la diffusione del pret a porter, insomma l’inizio della cultura usa e getta, si sia sviluppato e abbia attecchito anche il femminismo.
    Qui non sto a riprendere le tantissime discussioni sui collegamenti tra il femminismo e la demografia, il femminismo e il consumismo (ricordo che una delle prime domande che feci di là nel vecchio forum fu appunto sul fatto che fossero correlati e che l’uno fosse la conseguenza dell’altro, quale nasce prima non si sa). Sono tutte correlazioni da dimostrare, ma è indubbio che il neo-femminismo è concomitante a quelle rivoluzioni e a quei cambiamenti sociali, tecnologici e scientifici.

    Il femminismo, come pensiero egualitarista concentrato particolarmente sul ruolo della donna nasce nel 1700... la gente andava a cavallo e la luce era fatta con olio di balena e scintille.

    CITAZIONE (Rita DadoStar @ 12/11/2012, 21:03) 
    Insomma quel che penso è che comunque, inconsciamente si sia “sentito” la perdita di quel ruolo. Che andava a morire, e che quindi era necessario trovarsi un altro spazio, che si è trovato nel gettarsi nello spazio finora gestito dal maschile in una battaglia competitiva con l’altro sesso sfruttando ogni arma consapevole o inconsapevole.

    Non so non mi convince, perchè il femminismo nasce dall'innocenza, non dalla disperazione e dalla mancanza di un ruolo... almeno secondo me.

    CITAZIONE (Rita DadoStar @ 12/11/2012, 21:03) 
    penso a Salar de Uyuni che mi sembra ne diede una spiegazione in termini di isterismo collettivo per la perdita della maternità oppure in termini simbolici sull’architettura che aveva abolito il femminile iniziando a costruire grattacieli e edifici con simbologia fallica.

    :huh: :ph34r: :woot: :D :lol: :MUAHAHA: :cimmia1: .... :rolleyes:



    Scusa ma... siamo seri?


    CITAZIONE (Rita DadoStar @ 12/11/2012, 21:03) 
    Ruoli come prima: l’uomo capofamiglia portatore di pagnotta, la donna a casa a prendersi cura dei figli e del marito. Solo che i figli non sarebbero più cinque o sei, ma uno o due, la casa non sarebbe più così problematica da seguire grazie ai frullatori, aspirapolveri, lavatrici, cibi pronti, vestiti da cambiare ogni stagione etc.

    Perchè i figli non sarebbero 5 o 6?

    CITAZIONE (Rita DadoStar @ 12/11/2012, 21:03) 
    Quali sarebbero stati i risultati? Bertrand Russell in “matrimonio e morale” ipotizzava uno scenario con donne istruite, mediamente libere dai pesi di cura e quindi dedite alla pedagogia, a sviluppare sempre di più la capacità di allevare ed educare i figli. Ma con l’istinto materno (presente di natura o incoraggiato culturalmente, anche se deviato dal parto e alla cura dei neonati) non si sarebbe corso il rischio di un’iper gonfiaggio della cura della mamma? Già così, l’Italia è considerata mammona, ma con le mamme a casa con in testa l’idea del ruolo di ma-ma-Do-Dori presente per i figli, con i figli che non venivano lasciati dopo lo svezzamento un po’ in balia di sé stessi perché c’era già un altro bebè da curare, con la maggiore istruzione della mamma non si sarebbe corso il rischio contrario e cioè di una trasmissione ancora più grande del principio femminile nei pargoli?. Cioè reali bamboccioni super.

    Quel che è avvenuto in sostanza è che il padre è stato abbattuto e attaccato pesantemente, ma in subordine anche la mamma non è che se la passasse meglio.
    In una società in cui la mamma ha più tempo per fare la mamma, non si sarebbe corso il rischio di una femminilizzazione ancora maggiore di quanto si lamenta oggi?

    Più che femminilizzazione, infantilizzazione... sì.

    CITAZIONE (Rita DadoStar @ 12/11/2012, 21:03) 
    Tutta la femminilizzazione legata alla super-igiene, alla super-prevenzione, alla super-cautela non avrebbe potuto essere ancora più grande lasciando campo libero alle donne (culturalmente o istintivamente poco importa) orientate verso la cura , la dolcezza, l’evitare il rischio?

    Però avrebbe potuto anche generare un veloce rigetto... no?
     
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    CITAZIONE (Illusive Man @ 12/11/2012, 22:03) 
    Perchè i figli non sarebbero 5 o 6?

    per via del sovrappopolamento.
    http://www.libreriauniversitaria.it/terra-...o/9788817871730

    il problema ce lo si pose. Una popolazione mediamente istruita sulla contraccezione non figlia più di tanto. E in effetti in Occidente le famiglie numerose non ci sono più da quel dì. Dagli anni sessanta più o meno. Quelle della mia generazione sono figlie uniche o con un fratello o una sorella per lo più. Poche quelle con tre figli, quasi nessuna quella oltre il terzetto.


    CITAZIONE
    Il femminismo, come pensiero egualitarista concentrato particolarmente sul ruolo della donna nasce nel 1700... la gente andava a cavallo e la luce era fatta con olio di balena e scintille.

    eh come pensiero sarà nato lì. Ma non è che è andato molto oltre. Ancora nell'ottocento Cristina di Belgioioso diceva proprio che le donne erano le più contrarie all'idea dell'emancipazione femminile, (trova opposte la più parte di donne che non di uomini, diceva in un libello del 1850). Poi negli anni sessanta/settanta ha avuto una diffusione di massa molto forte.

    CITAZIONE
    Non so non mi convince, perchè il femminismo nasce dall'innocenza, non dalla disperazione e dalla mancanza di un ruolo... almeno secondo me.

    spiegheresti meglio? in che senso "nasce" dall'innocenza?


    CITAZIONE
    Però avrebbe potuto anche generare un veloce rigetto... no?

    detta così capisci che allora converrebbe tornare subito al vecchio ruolo della donna così c'è subito il rigetto per indigestione acuta di mamma e diabete da dolcezza materna :lol:









     
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  4. Illusive Man
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    CITAZIONE (Rita DadoStar @ 12/11/2012, 22:19) 
    per via del sovrappopolamento.
    www.libreriauniversitaria.it/terra-...o/9788817871730

    il problema ce lo si pose. Una popolazione mediamente istruita sulla contraccezione non figlia più di tanto. E in effetti in Occidente le famiglie numerose non ci sono più da quel dì. Dagli anni sessanta più o meno. Quelle della mia generazione sono figlie uniche o con un fratello o una sorella per lo più. Poche quelle con tre figli, quasi nessuna quella oltre il terzetto.

    Scusa ma lo dici come se fosse spontaneo e non accadesse solo nella cultura occidentale...
    Le altre culture anche diventando più ricche fanno comunque gli stessi figli.

    CITAZIONE
    eh come pensiero sarà nato lì. Ma non è che è andato molto oltre. Ancora nell'ottocento Cristina di Belgioioso diceva proprio che le donne erano le più contrarie all'idea dell'emancipazione femminile, (trova opposte la più parte di donne che non di uomini, diceva in un libello del 1850). Poi negli anni sessanta/settanta ha avuto una diffusione di massa molto forte.

    Uhm, le suffragette? La rivoluzione francese ha applicato il femminismo in maniera abbastanza pratica in realtà, prima della controrivoluzione.


    CITAZIONE
    spiegheresti meglio? in che senso "nasce" dall'innocenza?

    Nasce dalla concezione (ultimamente riscritta da cosimo e soci su qm) che la femmina è innocente e irresponsabile, e il maschio no.
    Tutta la menata di cosimo and co. sul mestruo femminile che rende inadatte le femmine alle responsabilità sociali, insomma, pensiero cristiano. I romani si limitavano solo a dire che erano bestie, ma non esaltavano la bestia al ruolo di innocente, i cristiani sì.
    Se uno è innocente l'altro è colpevole e se l'altro è colpevole bisogna odiarlo e ribellarsi.

    CITAZIONE (Rita DadoStar @ 12/11/2012, 22:19) 
    detta così capisci che allora converrebbe tornare subito al vecchio ruolo della donna così c'è subito il rigetto per indigestione acuta di mamma e diabete da dolcezza materna :lol:

    Eh ma infatti non si può, perchè ciò che hai descritto è utopico, perchè la mamma è la prima a commerciare responsabilità o comunque a delegare perchè i figli vedano nel padre l'autorità.
     
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    CITAZIONE (Illusive Man @ 12/11/2012, 22:28) 
    Scusa ma lo dici come se fosse spontaneo e non accadesse solo nella cultura occidentale...
    Le altre culture anche diventando più ricche fanno comunque gli stessi figli.

    tipo?

    Il Giappone è ricco e a demografia simile all'Italia per esempio.

    Altre popolazioni molto ricche che fanno e continuano a fare mediamente cinque o sei figli a testa?
     
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  6. Illusive Man
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    CITAZIONE (Rita DadoStar @ 12/11/2012, 22:39) 
    CITAZIONE (Illusive Man @ 12/11/2012, 22:28) 
    Scusa ma lo dici come se fosse spontaneo e non accadesse solo nella cultura occidentale...
    Le altre culture anche diventando più ricche fanno comunque gli stessi figli.

    tipo?

    Il Giappone è ricco e a demografia simile all'Italia per esempio. Anche la Corea del Sud è nel blocco occidentale.

    Altre popolazioni molto ricche che fanno e continuano a fare mediamente cinque o sei figli a testa?

    Il giappone è cultura occidentale eh, e non dal 1945... ma dal periodo meiji.

    India, Cina (e infatti devono vietare le gravidanze per legge), Africa, paesi musulmani non occidentalizzati (tipo Marocco, Egitto...).

    Comunque ora che ci penso, attribuire le rivendicazioni femministe all'assenza di ruolo del femminile non ha senso per due ragioni.

    1- Innanzi tutto questa preponderanza maschile nella società industriale non esiste, e chi scrive di architettura citando i grattacieli non sa niente di niente, e perchè l'architettura fallica c'è sempre stata, partendo dai menhir e dai totem, passando per il faro di alessandria e finendo per campanili e torri di ogni tipo. Ma anche perchè l'architettura moderna non è solamente fallica, anzi viene innaugurata da un certo signor le corbusier, che di fallico faceva ben poco e i cui 5 principi fondanti hanno spopolato ovunque, tanto da creare un cosiddetto manierismo moderno, dalla morte per inerzia del modernismo è nata una corrente che è ancora oggi la più popolare in architettura e che di fallico ha ben poco, ed è la corrente post-moderna.
    Qui seguono alcuni esempi:


    2- il motivo più importante è invece che se si assume come causa maggiore del femminismo il principio per il quale dalla perdita del ruolo tradizionale di un genere nasca una spinta di rivendicazione al ruolo altrui, allora bisogna analizzare bene le premesse.
    La modernità ha disgregato solamente il ruolo femminile o anche quello maschile?
    E' evidente come il ruolo tradizionale maschile sia stato colpito almeno in egual misura dalla modernità, rendendolo sostituibile come forza lavoro e rendendo in generale la supremazia fisica un malus piuttosto che un bonus...
    Eppure dalla perdita del ruolo tradizionale non è nato alcun movimento maschilista o maschile che pretendesse per gli uomini un ruolo tradizionalmente femminile come diritto e rivendicazione nei confronti delle donne (maschile plurale è diverso).
    Quindi c'è qualcosa di molto più profondo.
    Ed appunto secondo me questo più profondo è la morale dell'innocente. Gli uomini essendo i responsabili e i colpevoli non potevano ribellarsi se non a sè stessi (tipo maschile plurale appunto), le donne essendo le irresponsabili e innocenti non potevano ribellarsi se non agli uomini.

    Edited by Illusive Man - 13/11/2012, 00:04
     
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    CITAZIONE (Illusive Man @ 12/11/2012, 23:23) 
    CITAZIONE (Rita DadoStar @ 12/11/2012, 22:39) 
    tipo?

    Il Giappone è ricco e a demografia simile all'Italia per esempio. Anche la Corea del Sud è nel blocco occidentale.

    Altre popolazioni molto ricche che fanno e continuano a fare mediamente cinque o sei figli a testa?

    Il giappone è cultura occidentale eh, e non dal 1945... ma dal periodo meiji.

    India, Cina (e infatti devono vietare le gravidanze per legge), Africa, paesi musulmani non occidentalizzati (tipo Marocco, Egitto...).

    ma l'India e la Cina non mi sembrano molto ricche. Idem per il Marocco e l'Africa. Emigrano qui sostanzialmente. Ma anche quelli che sono là non se la passano un granchè bene. C'ho un vicino che ha sposato una cinese. Sono tipo come noi durante la guerra quanto a condizioni di vita.

    CITAZIONE
    ha disgregato solamente il ruolo femminile o anche quello maschile?
    E' evidente come il ruolo tradizionale maschile sia stato colpito almeno in egual misura dalla modernità, rendendolo sostituibile come forza lavoro e rendendo in generale la supremazia fisica un malus piuttosto che un bonus...
    Eppure dalla perdita del ruolo tradizionale non è nato alcun movimento maschilista o maschile che pretendesse per gli uomini un ruolo tradizionalmente femminile come diritto e rivendicazione nei confronti delle donne (maschile plurale è diverso).

    ma gli uomini avevano comunque un ruolo sociale esterno. L'hanno creato loro, per cui dalla forza lavoro puramente fisica sono passati alla forza lavoro tecnologica. Ma sempre un ruolo lavorativo avevano.

    CITAZIONE
    Quindi c'è qualcosa di molto più profondo.
    Ed appunto secondo me questo più profondo è la morale dell'innocente. Gli uomini essendo i responsabili e i colpevoli non potevano ribellarsi se non a sè stessi (tipo maschile plurale appunto), le donne essendo le irresponsabili e innocenti non potevano ribellarsi se non agli uomini.

    ma veramente io continuo a non vedere questa ribellione agli uomini. Ci vedo competizione che mi pare un filo diverso. Non è che si sono ribellate e si sono inventate qualcosa di nuovo nella società. Questo è quello che ancora oggi lamentano. Il fatto che abbiano copiato i maschi, sono entrate in competizione ne mondo maschile imitando il maschile, non ribellandosi, secondo me, pretendendo appunto, come dici tu, che continuassero ad aiutarle a competere (cosa che i maschi hanno fatto
     
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  8. Illusive Man
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    CITAZIONE (Rita DadoStar @ 13/11/2012, 00:19) 
    ma gli uomini avevano comunque un ruolo sociale esterno. L'hanno creato loro, per cui dalla forza lavoro puramente fisica sono passati alla forza lavoro tecnologica. Ma sempre un ruolo lavorativo avevano.

    Le macchine tendono a togliere il lavoro agli uomini. Le macchine per partorire o crescere i figli non ci sono ancora.

    CITAZIONE
    ma veramente io continuo a non vedere questa ribellione agli uomini. Ci vedo competizione che mi pare un filo diverso. Non è che si sono ribellate e si sono inventate qualcosa di nuovo nella società. Questo è quello che ancora oggi lamentano. Il fatto che abbiano copiato i maschi, sono entrate in competizione ne mondo maschile imitando il maschile, non ribellandosi, secondo me, pretendendo appunto, come dici tu, che continuassero ad aiutarle a competere (cosa che i maschi hanno fatto

    Ma è una roba da rivista rosa, le femmine non stanno copiando i maschi. Le femmine copieranno i maschi quando rischieranno il barbonaggio come i maschi, e quindi dovranno fare veramente di tutto compreso delinquere seriamente in massa per guadagnarsi il pane. Il femminismo non sprona le donne a competere con gli uomini, ma le sprona a scimmiottare superficialmente gli uomini, dal punto di vista dei soli pro, senza i contro.
     
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    CITAZIONE (Illusive Man @ 13/11/2012, 10:36) 
    Le macchine tendono a togliere il lavoro agli uomini. Le macchine per partorire o crescere i figli non ci sono ancora.

    ricordati sempre che non stiamo parlando di quel che percepiamo "adesso" ma cinquant'anni fa. Non sono così sicura che cinquant'anni fa si percepisse a livello di massa l'idea della non più utilità dell'uomo. Forse si percepiva ancora il cambio di attività (da agricola a industriale).

    Volendo il terziario e i servizi (caratteristici del femminile) sono venuti dopo. E potrebbe essere stato uno sbocco che all'epoca non si percepiva.
     
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  10. Illusive Man
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    CITAZIONE (Rita DadoStar @ 13/11/2012, 11:00) 
    CITAZIONE (Illusive Man @ 13/11/2012, 10:36) 
    Le macchine tendono a togliere il lavoro agli uomini. Le macchine per partorire o crescere i figli non ci sono ancora.

    ricordati sempre che non stiamo parlando di quel che percepiamo "adesso" ma cinquant'anni fa. Non sono così sicura che cinquant'anni fa si percepisse a livello di massa l'idea della non più utilità dell'uomo. Forse si percepiva ancora il cambio di attività (da agricola a industriale).

    Volendo il terziario e i servizi (caratteristici del femminile) sono venuti dopo. E potrebbe essere stato uno sbocco che all'epoca non si percepiva.

    A parte che negli anni 70 anche in italia c'era l'agitazione sindacale contro la meccanizzazione industriale... in inghilterra e stati uniti invece la meccanizzazione è avvenuta molto prima...

    Inoltre ripeto maternità e cura sono ancora insostituibili.
     
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    CITAZIONE (Illusive Man @ 13/11/2012, 11:05) 
    Inoltre ripeto maternità e cura sono ancora insostituibili.

    questo l'ho capito, ma non c'entra col mio discorso che partiva dal fatto che non erano più richieste in termini "quantitativi".
    E questo lascia fuori una gran quantità di femmine. Vale a dire che ci si potrebbe cominciare ad avere l'ansia da qualità.

    CITAZIONE
    c'era l'agitazione sindacale contro la meccanizzazione industriale... in inghilterra e stati uniti invece la meccanizzazione è avvenuta molto prima.

    ma i sommovimenti maschili per le ansie maschili di inutilità sono sempre stati rivolti al mondo esterno, in competizione intra-maschile. Tu dici che non si sono creati movimenti maschili per "fregare" il ruolo alle donne. Ma lo dici pure tu che la maternità e la cura sono insostituibili ancora oggi. Cosa potevano fare? Rivendicare il diritto di partorire e di allattare in un mondo in cui persino alle donne veniva detto che era meglio cominciare a frenare la produzione di figli perchè già eravamo in troppi?
     
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  12. Illusive Man
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    CITAZIONE (Rita DadoStar @ 13/11/2012, 11:14) 
    ma i sommovimenti maschili per le ansie maschili di inutilità sono sempre stati rivolti al mondo esterno, in competizione intra-maschile. Tu dici che non si sono creati movimenti maschili per "fregare" il ruolo alle donne. Ma lo dici pure tu che la maternità e la cura sono insostituibili ancora oggi. Cosa potevano fare? Rivendicare il diritto di partorire e di allattare in un mondo in cui persino alle donne veniva detto che era meglio cominciare a frenare la produzione di figli perchè già eravamo in troppi?

    Ma non è che son insostituibili perchè sì e stop, ci sono motivi culturali dietro alla loro insostituibilità... avrebbero potuto rivendicarlo sì, ma noll'hanno fatto.
    Anche perchè sto mito della natalità sostenibile è iniziato a inizio '80 in america e ben dopo in italia... e nel frattempo l'uomo perdeva tutto il suo potere tradizionale, da 30 anni, in america da 50... (perchè ricordiamoci che gli americani la seconda guerra mondiale non l'hanno vissuta come gli europei)

    Edited by Illusive Man - 13/11/2012, 11:23
     
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    CITAZIONE (Illusive Man @ 13/11/2012, 10:36) 
    Le femmine copieranno i maschi quando rischieranno il barbonaggio come i maschi, e quindi dovranno fare veramente di tutto compreso delinquere seriamente in massa per guadagnarsi il pane. Il femminismo non sprona le donne a competere con gli uomini, ma le sprona a scimmiottare superficialmente gli uomini, dal punto di vista dei soli pro, senza i contro.

    ma non sono sicura anche qui della causa e dell'effetto.
    Per me il femminismo le sprona alla competizione. Poi l'effetto è che la maggior parte delle donne si è trovata a scimmiottare gli uomini, perchè comunque non era allenata alla competizione di tipo maschile, e quindi ha continuato ad usare le strategie di competizione che erano nel suo DNA.
    Cioè si è sentita spronata alla competizione, a considerare l'uomo qualcuno da battere. Dall'altra parte chiaramente non ha trovato gente disposta a competere perchè continuava a non considerare (per DNA o per cultura) l'elemento femminile come antagonista.
     
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  14. Illusive Man
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    CITAZIONE (Rita DadoStar @ 13/11/2012, 11:22) 
    ma non sono sicura anche qui della causa e dell'effetto.
    Per me il femminismo le sprona alla competizione. Poi l'effetto è che la maggior parte delle donne si è trovata a scimmiottare gli uomini, perchè comunque non era allenata alla competizione di tipo maschile, e quindi ha continuato ad usare le strategie di competizione che erano nel suo DNA.
    Cioè si è sentita spronata alla competizione, a considerare l'uomo qualcuno da battere. Dall'altra parte chiaramente non ha trovato gente disposta a competere perchè continuava a non considerare (per DNA o per cultura) l'elemento femminile come antagonista.

    Puoi farmi esempi culturali che spronassero le donne a competere con gli uomini? Piuttosto che rivendicare privilegi e diritti e basta?
     
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    Lichtenstein .. o San Marino, che anche loro hanno il rappresentante all'ONU

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    CITAZIONE (Illusive Man @ 13/11/2012, 11:18) 
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    Anche perchè sto mito della natalità sostenibile è iniziato a inizio '80 in america e ben dopo in italia...

    eh? veramente io ho iniziato a sentirne parlare alle elementari.
    Il che significa che se ne parlava già a livello molto divulgativo, altrimenti non l'avrei colto a quell'età.
     
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32 replies since 12/11/2012, 21:03   514 views
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