Basta con lo sfruttamento degli uomini

il 92.3% dei morti sul lavoro sono uomini

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    Lichtenstein .. o San Marino, che anche loro hanno il rappresentante all'ONU

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    http://it.notizie.yahoo.com/agixml/2008092...da-8968993.html

    Agi - Ven 26 Set - 00.52

    (Pubblicità)
    (AGI) - Rovigo, 25 set. - Un operaio di 55 anni, Aldo Bruni e' morto a Rovigo travolto da un palo della luce. L'incidente e' avvenuto nel pomeriggio mentre l'operaio insieme ad altri colleghi era intento all'installazione di alcuni pali per l'illuminazione. Sulle modalita' dell'incidente stanno indagando i carabinieri di Rovigo. .

     
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    http://lanuovasardegna.repubblica.it/detta...one=EdRegionale


    Olbia: cede il tetto, muore un impresario
    Angelo Calcina, 38 anni, doveva impermeabilizzare la copertura di un capannone
    di Giampiero Cocco
    OLBIA. Il tetto di onduline senza amianto gli si è aperto sotto i piedi all'improvviso e Angelo Calcina, 38 anni, di Olbia, è sprofondato nel camerone sottostante, di schianto. L'artigiano, titolare di un'impresa di impermeabilizzazioni, è morto sul colpo: nel cadere ha sbattuto la testa contro alcuni pallets che contenevano profilati in alluminio, riportando ferite letali. Il mortale infortunio è accaduto a Santa Mariedda ieri mattina, poco dopo le undici. Il piccolo impresario era stato chiamato per porre rimedio alle infiltrazioni d'acqua del tetto, una copertura che la vittima aveva realizzato da poco meno di un anno.

    Angelo Calcina era titolare della "Edilcal.pir", una impresa artigiana di Olbia specializzata in coperture e impermeabilizzazioni.

    Ieri mattina l'impresario - che era scapolo e viveva con gli anziani genitori, accompagnato da un suo dipendente è andato a Santa Mariedda. Una località a pochi chilomedri dalla città, verso Monte Pinu. L'intervento di Calcina era stato richiesto dal proprietario del capannone industriale, ceduto in affitto ad una azienda che realizza infissi in alluminio.

    Nel tetto del capannone, che proprio la "Edilcal.pir" aveva posato poco meno di un anno fa, utilizzando un nuovo prodotto, i tegoloni in onduline che hanno da tempo sostituito il pericoloso eternit all'amianto, si erano verificate delle infiltrazioni d'acqua, rese più evidenti dai recenti acquazzoni.
    L'artigiano, salito sul tetto (alto poco più di quattro metri) con una scala, aveva raggiunto la zona dell'infiltrazione e stava per impermeabilizzare le fessure dalle quali filtrava l'acqua con un impasto di cemento quando la tettoia (ancora umida per la pioggia) ha ceduto di schianto sotto il peso dell'uomo e della sua attrezzatura.

    Il giovane impresario è precipitato nel vuoto, cadendo a testa in giù su alcuni pallets carichi di profilati in alluminio. Per lui non c'è stato nulla da fare: le ferite alla testa erano di quelle che non lasciano scampo.



    Sul posto, allertate dagli operai e dal collaboratore della vittima sono arrivate le ambulanze del servizio 118, gli uomini della squadra investigativa del commissariato di Olbia guidati dal vice questore Fernando Spinicci e gli ispettori dello Spresal, l'organismo della Asl che sovrintende e verifica tutti gli infortuni sul lavoro.

    L'uomo, è stato accertato, non era dotato di imbragatura o corde salvavita, nè tantomeno aveva indossato un casco protettivo.

    «Una fatalità», ripetevano in tanti. Una fatalità che sarebbe stata evitabile utilizzando un ponteggio mobile e tutte quelle dotazioni di sicurezza previste e indispensabili per coloro che lavorano in condizioni precarie e ad alto rischio.

    Sull'ennesimo episodio di morte bianca sono state aperte due inchieste, una penale (da parte della Procura della Repubblica di Tempio) e l'altra amministrativa, condotta dallo Spresal e dall'Inail, l'ente di controllo sugli infortuni sul lavoro.

    Il cadavere dello sfortunato artigiano, dopo i rilievi di legge, è stato rimosso e portato all'obitorio del cimitero di Olbia, dove nelle prossime ore sarà eseguita la perizia necroscopica, disposta dalla magistratura inquirente.

    (27 settembre 2008)
     
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    http://www.ansa.it/opencms/export/site/vis..._785609189.html

    INCIDENTI LAVORO: DUE MORTI, IN ALTO ADIGE E A PANTELLERIA
    BOLZANO - Un agricoltore è morto in un incidente sul lavoro durante la vendemmia in Alto Adige. La disgrazia è avvenuta nella zona di Egna, una paese a sud di Bolzano. L'uomo, di 70 anni, era al lavoro su un ripido pendio e il trattore sul quale stava operando si e rovesciato, schiacciandolo. La salma è stata trovata da un passante. L'incidente potrebbe essere causato da un guasto al freno a mano. Sulla dinamica della disgrazia indagano i carabinieri.

    PANTELLERIA (TRAPANI) - Bartolomeo Morello, 64 anni, è morto nell'isola di Pantelleria mentre stava lavorando in una cava. L'uomo si trovava alla guida di una pala meccanica quando il mezzo, per cause ancora da accertare da parte dei carabinieri, si è ribaltato. Morello è deceduto sul colpo.
     
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    http://diconews.com/incidenti-lavoro-muore...d-asti/20081001

    ASTI - Un falegname 39enne di origine albanese, Gene Harapj, e' morto questa mattina all'ospedale Cto di Torino dopo essere rimasto vittima ieri sera di un incidente nella falegnameria Mamo, in frazione Stazione di Tonco d'Asti. Un'autogru' ha schiacciato gli arti inferiori dell'operaio che, soccorso immediatamente dai compagni di lavoro, e' stato trasportato al Cto in elicottero. Gene Harapj lascia moglie e due figli in tenera eta'. (Agr)
     
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    http://www.ansa.it/opencms/export/site/vis..._786416429.html
    A1, TRE OPERAI MORTI IN CANTIERE AUTOSTRADALE
    BARBERINO DEL MUGELLO (FIRENZE) - Tre operai sono morti in un incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere autostradale nel Mugello. Lo hanno reso noto i vigili del fuoco.

    I tre operai, secondo le prime informazioni, si trovavano su una piattaforma aerea all'interno di un cantiere per la costruzione della variante di valico, che sarebbe precipitata. Tutti e tre gli operai sarebbero morti sul colpo.

    La piattaforma era posta a una ventina di metri di altezza e gli operai erano impegnati a lavorare su alcuni piloni. Il cantiere, spiega Autostrade per l'Italia in una nota, si trova nel Comune di Barberino ed è appaltato alla ditta Toto. "Sono in corso accertamenti sulla dinamica dell'incidente - continua la nota - Autostrade esprime il più profondo cordoglio e la vicinanza ai familiari delle vittime".

    MORTO NEL PERUGINO, TRAVOLTO DA CARROPONTE - E' stato ucciso da un carroponte telescopico improvvisamente precipitato su di lui per cause ancora da chiarire l'operaio di 27 anni vittima di un incidente sul lavoro avvenuto oggi in una ditta di Bettona che produce travi in legno lamellare. Il giovane si trovava sotto al macchinario e aveva con sé un comando a distanza. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno posto sotto sequestro il capannone e gli uffici della ditta che occupa un centinaio di persone. In base ai primi rilievi sembra che la vittima indossasse gli strumenti di protezione previsti. Secondo i legali del titolare dell'azienda, gli avvocati Marco Brusco e Luigi Leopardi, il "solo pensiero" del loro assistito "é ora per i familiari della vittima". "Il titolare dell'azienda - hanno aggiunto - sta fornendo e intende fornire la massima collaborazione agli investigatori per ricostruire esattamente quanto successo". I legali hanno comunque annunciato che domani chiederanno il dissequestro delle parti non direttamente interessate all'incidente così che l'attività possa riprendere.
     
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    Dal blog di Lespaul: http://blog.libero.it/questmaschile/view.php


    Morti sul lavoro: una tragedia solo maschile

    Sei vittime in un giorno
    L'ultimo incidente ieri sera vicino Firenze sulla linea ferroviaria, il più grave con tre operai caduti da un viadotto dell'autostrada: sei morti bianche nelle ultime 24 ore.


    CRONACA
    Incidenti sul lavoro: la strage continua

    Un cedimento strutturale. O forse un disancoraggio della piattaforma aerea sulla quale lavoravano. Sono queste le ipotesi sulla tragedia di ieri pomeriggio, costata la vita a tre operai, che a Barberino di Mugello stavano lavorando in un cantiere per la costruzione della Variante di Valico tra Bologna e Firenze. La magistratura di Firenze ha posto sotto sequestro l'intera area. Erano le 17 e 30 quando la piattaforma aerea ha ceduto e si è inclinata, trasformandosi così in una sorta di scivolo mortale. I tre operai - Rosario Caruso, 25 anni, Giovanni Mesiti, 49, entrambi calabresi, e Gaetano Cervicato, 45 anni di Napoli - sono stati catapultati nel vuoto da un'altezza di oltre 30 metri. Due sono stati trovati abbracciati, come se istintivamente abbiano cercato di ancorarsi a qualcosa.
    A niente sono valsi i soccorsi. Prima di poter rimuovere le salme, i vigili del fuoco hanno dovuto mettere in sicurezza la piattaforma pericolante , ancorandola a una gru. In segno di lutto l'impresa per la quale i tre lavoravano oggi ha fermato i lavori in tutti i cantieri. Ieri sera, sempre in Toscana, un'altra vittima sul lavoro e due feriti gravi. L'incidente è avvenuto a Castello, alle porte di Firenze, dove un operaio addetto alla manutenzione ferroviaria è stato travolto e ucciso da un carrello in manovra.

    http://www.tg5.mediaset.it/cronaca/articol...icolo8023.shtml


    Sì: la strage continua. I caduti sul lavoro, per il solo 2008, sono più di 800 ed è certo che il conto non si fermerà qui: il trend sarà a superare le 1000 unità prima della fine dell'anno. La strage continua, è vero, ma ci si dimentica di porre l'accento su un fatto: aumenta sempre e solo in una sola direzione: le morti sul lavoro sono solo maschili. Nessuno vuole ammettere che siamo di fronte a un problema di genere!
    E' pur vero che le istituzioni, le testate giornalistiche, le associazioni si stanno muovendo per sensibilizzare l'opinione pubblica su una questione gravissima, ma nessuno di questi vuole ammettere che questo problema riguarda solo e soltanto i maschi!
    Femministe, associazioni femminili per l'uguaglianza, maschi-pentiti sono molto solerti a richiedere quote rosa laddove si lamenta l'assenza della donna, nel mondo del lavoro. Ma queste richieste sono mirate sempre e solo ai posti di prestigio, ai posti dirigenziali. Mai che queste persone si pongano il problema dell'assenza del mondo femminile dai ponteggi sospesi a 40 m di altezza, durante la costruzione di un viadotto autostradale. No! Va bene così! Che quelle posizioni di lavoro rimangano maschili, senza alcun problema!

    In pratica: si reclama l'uguaglianza tra uomo e donna ma bisogna stare molto attenti a che questa uguaglianza riguardi solo gli onori di una parità tra i sessi, e mai gli oneri! Eh no! E' inaccettabile: una parità, una uguaglianza deve riguardare tutto. Quella che richiedono dette persone non è parità: a queste condizioni è usurpazione!

    E' un problema di genere dicevo: tutti sono molto attenti alla sola condizione femminile nel mondo del lavoro. Fa parte della questione femminile, e di conseguenza delle rivendicazioni femministe, oltre l'accesso a ben determinate posizioni, anche la molestia nei luoghi di lavoro, l'impossibilità di fare carriera quant'altro. Il femminismo è sempre pronto a ricorrere al mito del "soffitto di cristallo" che permette di vedere dal basso il vertice senza potervi accedere. E per questo deve diventare di dominio pubblico il fatto che esista una "questione femminile" nel mondo del lavoro. E così deve essere per tutti, poiché sono state loro a deciderlo. E guai a ribellarsi.
    Ma, parimenti, a questo punto, se esiste detto soffitto, esiste anche un pavimento di cristallo, che le donne si guardano ben bene dal cercare dall'infrangere! E' il pavimento che separa le donne dai lavori connessi al rischio, il pavimento che permette A TUTTI di vedere quel accade al di sotto ma che il femminismo si guarda ben bene dal cercare di eliminare! Al di sotto ci sono E CI DOVRANNO SEMPRE ESSERE solo e soltanto gli uomini.
    In pratica: a noi date solo i posti dirigenziali, voi continuate pure tranquillamente a morire cadendo dai ponteggi mentre edificate le case in cuio andremo ad abitare (e fatecele anche belle perché vogliamo stare comode); voi continuate pure tranquillamente a trasportare petrolio sulle petroliere (noi vogliamo viaggiare tranquille con la macchina); voi continuate pure tranquillamente a fare le guardie giurate (sennò i nostri soldi in banca che fine fanno?); voi continuate pure tranquillamente a lavorare in miniera (qualcuno, saggiamente, ha detto che se non esistessero le donne, i diamanti non sarebbero altro che semplici pietre!)... voi continaute pure a fare i lavori di merda: dateci solo la possibilità di comandarvi, con adeguato stipendio. A noi, morire, non interessa: che sia solo affar vostro!
    Questo è un problema solo maschile: perché solo e soltanto i maschi devono sacrificarsi. E nessuna femminista, nessuna associazione femminile si ricorderà mai di questo e dei sacrifici che i maschi compiono per tutti!! You must be pushed! Gli uomini vanno ricordati soltanto quando si tratta di denigrarli, vanno ricordati solo in quanto esseri immondi, sporchi, puzzolenti, maiali, assassini, vanno solo ridicolizzati e chi più ne ha più ne metta! Ammettere il sacrificio maschile, significherebbe ammettere l'usurpazione. Quindi bisogna fare di tutto per impedire che questa verità venga fuori e si consolidi nella mente della gente. Bisogna coprire il pavimento di cristallo con la sporcizia femminista, di modo che nessuno veda!

    Ecco le cifre impietose dell'INAIL, aggiornate al 2007:

    INFORTUNI SUL LAVORO: 912.615
    Maschi: 661.535 (pari al 72,5% del totale)
    Femmine: 251.080 (pari al 27,5% del totale)

    Di questi ecco i casi con decesso: 1.170
    Maschi: 1.073 (pari al 91,7% del totale)
    Femmine: 97 (pari all'8,3% del totale)

    Fonte: http://www.inail.it/repository/ContentMana...0419722/2-9.pdf

    E queste cifre considerano anche i decessi per infortunio in itinere, ovvero compiendo il tragitto che porta da casa al lavoro e viceversa. Considerando l'incidenza delle morti per incidente stradale, si può ben capire a cosa dobbiamo riferire, in maggioranza, quei 97 decessi sul lavoro femminili!!

    BASTA!!! Gli uomini devono cominciare a svegliarsi e a far valere i propri diritti. Se le donne vogliono la parità e reclamano l'uguaglianza su più fronti, devono accettarne anche i lati negativi! Solo così acquisiranno la patente morale per poter vantare diritti anche in altri campi, senza usurpare e gli uomini devono cercare di ricordarle queste cose, invece di lasciare libero accesso al furto del prestigio maschile! SE RIFIUTANO QUESTA CONDIZIONE, ALLORA NON POSSONO VANTARE ALCUN DIRITTO A "QUOTE ROSA" ED ALTRE AMENTIA' DEL GENERE!! I diritti si acquisiscono con il sacrificio!

    Morti bianche, le chiamano: è ora di iniziare a chiamare le cose con il proprio nome. Cominciamo da questo. Queste morti non sono bianche: QUESTE SONO MORTI AZZURRE!
     
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    Pordenone, 3 ott. - (Adnkronos) - Fabio Sovrani, 33 anni, di San Martino al Tagliamento, e' precipitato dall'altezza di circa 8 metri ad Istrago di Spilimbergo, in provincia di Pordenone. Sovrani, socio di una ditta di autogru, si trovava sul tetto di un edificio per alcuni lavori di rimozione, quando la copertura ha ceduto.
    Il giovane e' stato elitrasportato all'ospedale di Udine e le sue condizioni sono gravi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri di Spilimbergo.
     
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    Tre morti in meno di sei anni alla «Copersalento». E’ di ieri sera attorno alle ore 19, l’ennesima tragedia sul posto di lavoro. Il bilancio è di un morto ed un ferito, per fortuna non grave. All’età di 36 anni, sposato da poco meno di due mesi e con un figlio ancora in fasce, ha perso la vita Sergio Cariddi, di Uggiano La Chiesa, piccolo comune nell’hinterland di Otranto. Il ferito, di Scorrano, è Mirko Verardi, 33 anni, rappresentante sindacale per la Cgil all’interno della fabbrica e dipendente del sansificio dal 2000. Per il trauma cranico e le diverse fratture riportate, si trova ricoverato al «Vito Fazzi». In un mese dovrebbe cavarsela. Non sa ancora che il suo compagno di lavoro è morto, così come due anni fa morì Giorgio Toma di Maglie, e nel 2002 Salvatore De Donno, di Melpignano. Il primo travolto dal muletto sul quale stava lavorando, il secondo affogato nella vasca della sanza.
    I due operai stavano provvedendo alla rimozione dei cosiddetti “pacchi filtranti”, tubi a sezione esagonale di polistirolo che fungono da filtro per l’acqua di raffreddamento. Se li passavano per poi farli cadere giù. All’improvviso il cedimento della base d’appoggio e Sergio Cariddi, in Copersalento da dieci anni, è caduto in un punto sgombro dai tubi filtranti battendo il capo sul fondo metallico della vasca, ed è morto sul colpo. Fatali le lesioni interne come ha verificato il medico legale Alberto Tortorella che nella giornata di martedì eseguirà l’autopsia. Il suo compagno ha invece avuto la fortuna di precipitare sui tubi già impilati che ne hanno attutito l’impatto. Gli ispettori dello Spesal dell’ Asl hanno sequestrato le due torri di raffreddamento. I dipendenti hanno interrotto la produzione a data da destinarsi. I militari, agli ordini del maggiore Andrea Azzolini, e i tecnici dell’Ispettorato del Lavoro, questa mattina sono tornati in Copersalento per un nuovo sopralluogo e da quanto accertato sarebbe emerso un quadro inquietante: probabilmente, mancavano tutte le norme di sicurezza previste ad un’altezza di cinque metri: le protezioni verticali, gli operai non avrebbero indossato gli elmetti protettivi e le imbracature non erano allacciate. Nei prossimi giorni, il sostituto procuratore Maria Consolata Moschettini, acquisita la relazione di carabinieri e ispettori di lavoro, dovrebbe inoltrare gli avvisi di garanzia nei confronti degli eventuali responsabili per la morte di Cariddi.

    http://www.corriere.it/ultima_ora/notizie....F0-05C8146A279D}

    Cremona: esplosione in raffineria, ferito operaio
    03 ott 21:34 Cronache

    CREMONA - Un operaio di 21 anni e' rimasto ferito per l'esplosione di un serbatoio nell'area della raffineria Tamoil di Cremona. Il giovane, dipendente di una ditta esterna, e' stato investito dall'esplosione mentre era impegnato nelle operazioni di aspirazione del prodotto petrolifero da un serbatoio metallico. Il giovane e' ora ricoverato nel Centro Ustioni dell'ospedale di Verona; non sarebbe in pericolo di vita, ma la prognosi resta riservata. (Agr)

    http://www.regione.fvg.it/rafvg/ansa/ansaR...cms/RAFVG/ansa/

    03-OTT-08 17:27

    INCIDENTI LAVORO: MORTO OPERAIO CADUTO DA CAPANNONE FRIULI

    (VEDI: "INCIDENTI LAVORO: FVG; CADE DA..." DELLE 11.55 CIRCA) (ANSA) - PORDENONE, 3 OTT - E' deceduto nel primo pomeriggio, all'ospedale di Udine, Fabio Sovran, 33 anni, l'operaio precipitato stamani da circa otto metri in una struttura a Istrago (Pordenone). La vittima, residente a San Martino al Tagliamento (Pordenone), lavorava per conto della ditta paterna che si occupa di movimentazione con autogru e di soccorso stradale. Indagini sono in corso da parte dei Carabinieri della locale stazione per individuare cause ed eventuali responsabilità nel cedimento della lastra di eternit, che ha determinato il tragico volo di Sovran. (ANSA).

    http://www.giornaleitalia.it/modules.php?o...rticle&sid=3096

    E' morto all'ospedale di pordenone dopo ventiquattro ore di agonia il camionista Carlo Corazza di 69 anni, di Maron di Brugnera (Pordenone), in gravissime condizioni dopo essere rimasto schiacciato ieri tra il proprio camioncino e un muretto. L'incidente era avvenuto in prossimità dell'abitazione di alcuni amici della vittima. Corazza aveva parcheggiato il mezzo ed era sceso, ma il camioncino, pesantemente carico di ghiaia forse senza il freno a mano innestato si è mosso a causa della pendenza del terreno travolgendolo eschiacciandolo contro un muretto.

    http://temporeale.libero.it/libero/news/20..._103265599.html

    Incidente sul lavoro: un morto nel Comasco
    A Carlazzo, imprenditore edile muore schiacciato da gru
    (ANSA) - CARLAZZO (COMO), 3 OTT - Tragedia sul lavoro a Carlazzo (Como): un imprenditore edile, Piero Vezzoli, 48 anni, e' stato schiacciato da una gru in movimento. La vittima, assieme a un collega, era impegnato nello spostamento della gru quando si e' improvvisamente spezzato il cavo d'acciaio che la teneva legata a un camion. La gru si e' abbattuta sull'uomo, ferito in modo molto grave. Vezzoli e' stato trasportato all'ospedale di Menaggio dove e' morto tre ore piu' tardi. Sull'incidente indagano i carabinieri.

    http://mortisullavoro.wordpress.com/2008/1...oltore-treglio/

    Un uomo, Luigi Tenaglia, di 82 anni, di Treglio (Chieti), è morto travolto da un trattore con il quale, per cause in corso di accertamento, è finito in una scarpata profonda otto metri. L’incidente è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri in località Sacchetti di Treglio.
     
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    INCIDENTI LAVORO: OPERAIO MORTO A GENOVA, TROVATO CORPO
    GENOVA - Ci sono volute oltre 48 ore di lavoro per ritrovare il corpo di Nino Emiliano Cassola, l' operaio di 33 anni precipitato il pomeriggio di giovedi' in un pozzo profondo 18 metri per l'estrazione del biogas nella discarica di rifiuti di Genova Scarpino.

    Le operazioni di recupero dureranno alcune ore a causa della fragilita' delle pareti del pozzo composto da rifiuti compattati. A ritrovare il corpo dell' operaio e' stato uno dei vigili del fuoco che dal momento dell' incidente stanno lavorando attorno al pozzo. Secondo una prima ricostruzione dell'incidente, Cassola stava seguendo l'infilaggio di grossi tubi di plastica nel pozzo quando e' rimasto impigliato in un raccordo che l'ha trascinato nel foro, che ha un diametro di circa un metro.

    L'incidente e' avvenuto sotto gli occhi di altri compagni di lavoro. Cassola e' morto probabilmente subito, asfissiato dai gas che si sprigionano dalla fermentazione dei rifiuti. Gia' a due metri dalla superficie gli strumenti dei vigili del fuoco misuravano l'assenza di ossigeno. Inoltre la temperatura saliva rapidamente sino a raggiungere i 70 gradi a 18 metri di profondita'. Queste condizioni ambientali e soprattutto l'angustia del pozzo hanno impedito che potessero calarsi dei soccorritori.

    I vigili del fuoco hanno dovuto cosi' scavare con una benna un'ampia voragine accanto al pozzo, facendo attenzione a non provocare frane, fino a raggiungere la profondita' desiderata. Sul posto si trovano i carabinieri di Sampierdarena e i tecnici dell' Amiu, la societa' che gestisce la discarica. Presenti anche i tecnici dell' Asja Ambiente Italia, la societa' che ha sede a Rivoli (Torino) per la quale lavorava Cassola e che ha in gestione lo sfruttamento del biogas prodotto dalla discarica di Scarpino.

    Il cadavere sara' messo a disposizione della procura della repubblica, che ha aperto un'indagine per omicidio colposo. La ditta Asja Ambiente Italia ha sostenuto ieri che Cassola non doveva trovarsi accanto al pozzo, il cui scavo e' affidato ad una ditta appaltatrice che lavora ''in completa autonomia''.

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    Operaio di 62 anni precipita da tetto e muore
    In un'azienda di Cologno Monzese dopo un volo di otto metri
    (ANSA) - COLOGNO MONZESE (MILANO), 6 OTT - Un operaio di 62 anni, titolare di un'azienda di manutenzione di canne fumarie, e' morto stamani a Cologno Monzese. E' precipitato dal tetto sul quale stava lavorando, in via Giordano. L'uomo ha fatto un volo di otto metri ed e' morto sul colpo. Carabinieri e polizia locale stanno compiendo i sopralluoghi per accertare le cause dell' incidente.
     
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    MINTURNO - Il trattore si ribalta e lui muore sul colpo sotto gli occhi dei nipoti.

    06-10-2008


    Tragedia ieri mattina, poco dopo le 9, a Minturno. A perdere la vita Francesco Pensiero, un agricoltore di 78 anni.

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    Il trattore si ribalta e lui muore sul colpo sotto gli occhi dei nipoti. Tragedia ieri mattina, poco dopo le 9, a Minturno. A perdere la vita Francesco Pensiero, un agricoltore di 78 anni. L’uomo ieri si trovava nell’azienda di famiglia a svolgere le mansioni di sempre. Stava trasportando dei dischi metallici da utilizzare nel frantoio sul proprio trattore quando il mezzo si è improvvisamente ribaltato e lui è rimasto schiacciato morendo sul colpo. Ad accorgersi di quello che era accaduto sono stati i nipotini che stavano trascorrendo la domenica con il nonno. I familiari hanno cercato di spostare il trattore nella speranza di salvarlo, ma per Francesco Pensiero non c’è stato nulla da fare.



     
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    Lichtenstein .. o San Marino, che anche loro hanno il rappresentante all'ONU

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    http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/c.../8290girata.asp

    E' accaduto nel cantiere
    di ristrutturazione
    di uno stabile in via Elba
    TORINO
    Ancora un morto sul lavoro a Torino dove, questa mattina, ha perso la vita un operaio romeno di 43 anni caduto da un’impalcatura in via Elba. Secondo quanto ricostruito dagli agenti delle volanti, intervenuti sul posto, l’uomo stava lavorando alla ristrutturazione di uno stabile quando si è staccato un tubo del ponteggio. L’operaio, che si trovava all’altezza del secondo piano, avrebbe cercato di intervenire per risolvere il problema ma avrebbe perso l’equilibrio cadendo nel vuoto. Inutile l’intervento dei sanitari del 118 che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
     
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    http://www.ansa.it/opencms/export/site/vis..._788233404.html

    INCIDENTI SUL LAVORO, ANCORA MORTI
    VIGEVANO (PAVIA) - Un uomo è morto e un altro è rimasto intossicato, in un incidente sul lavoro avvenuto in una azienda di vernici, a Parona (Pavia).
    L'operaio morto aveva 52 anni ed era residente in provincia di Lodi mentre il ferito ha 35 anni.

    Dai primi accertamenti, l'incidente sarebbe avvenuto mentre era in corso la pulizia di una cisterna, all'Intercoating, una azienda specializzata nella produzione di vernici, resine e diluenti, con sede a Parona. Sul posto, non appena dato l'allarme, sono intervenuti gli operatori del 118 di Pavia. Ma per uno degli operai non c'era più nulla da fare.

    MUORE IMPRESARIO EDILE CADENDO DA TETTO
    Un impresario edile di 70 anni è morto cadendo dal tetto di un capannone dove stava lavorando. L'incidente è accaduto stamani poco dopo le 9 quando Cesarino Donadelli, titolare della ditta che stava eseguendo i lavori, è salito sul tetto del capannone di un'autocarrozzeria per eseguire alcuni interventi di manutenzione. L'uomo ha perso l'equilibrio - non si sa se a causa di un malore o per essere scivolato - cadendo da un'altezza di circa sette metri. L'uomo è deceduto sul colpo e l'edificio è stato posto sotto sequestro da parte dei carabinieri.

    INDIANO MUORE IN VASCA LIQUAMI A MACERATA
    MACERATA - Un lavoratore agricolo indiano di 54 anni, da sette residente in Italia con moglie e due figli, è morto nella vasca di liquami di un allevamento di maiali nei pressi di Macerata. L'operaio mancava da casa ormai da quattro giorni e a ritrovarlo è stato uno dei figli, che lo aveva inutilmente cercato in tutta la zona di Pollenza. Per estrarre il corpo dalla cisterna, alta poco più di un metro e mezzo, è dovuto intervenire un sommozzatore dei vigili del fuoco. Non è escluso che l'indiano sia stato colpito da malore e poi caduto nella vasca dell'azienda "La Cisterna" senza riuscire a riemergere. Per avvicinarsi alla vasca, i pompieri hanno dovuto utilizzare delle maschere, visto l'odore nauseabondo che proveniva dai liquami, che nel caso dei suini sono anche altamente inquinanti. Sul posto, situato nella frazione di Casette Verdini, hanno condotto accertamenti i carabinieri, coordinati dal Pm di turno, che ha aperto un'inchiesta sull'infortunio.
     
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    http://www.ansa.it/site/notizie/regioni/tr...o/trentino.html

    Incidenti lavoro: si ribalta ruspa, un morto a Peio
    L'uomo stava lavorando nel podere di un amico
    (ANSA) - TRENTO, 10 OTT - Un uomo di 57 anni di Peio, Guido Bordati, e' morto questo pomeriggio in seguito al ribaltamento di un piccolo escavatore. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, l'uomo, che stava lavorando in un podere situato in localita' Celentino di proprieta' di un amico, stava spostando con la ruspa del legname quando, a causa del cedimento del terreno, il mezzo agricolo si e' ribaltato. L'uomo e' stato colpito al petto dal braccio della ruspa ed e' deceduto sul colpo. (ANSA).

    http://www.ansa.it/site/notizie/regioni/la..._110273224.html

    Incidenti lavoro: operaio muore schiacciato da tir
    In un'officina di Ferentino (Fr), la vittima aveva 19 anni
    (ANSA) - FROSINONE, 10 OTT - Un operaio 19enne di una carrozzeria di Ferentino, (Fr), e' morto schiacciato dalla sponda di un cassone di un Tir che stava riparando. Il giovane e' stato prima trasportato in eliambulanza all'Umberto I di Roma, poi, visto le gravissime condizioni e' stato portato all'ospedale di Frosinone. Malori tra i colleghi, alcuni sono sotto choc.


     
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    Più volte si fa riferimento alla percentuale di uomini morti in infortuni sul lavoro (calcolata sul totale dei casi mortali) come a una percentuale variabile tra il 91% e il 93%: è vero che una fetta dei casi mortali denunciata è data dagli infortuni in itinere (vale a dire avvenuti nel percorso casa-lavoro o viceversa, con qualunque mezzo, quindi anche a piedi o coi mezzi pubblici) e gli infortuni stradali (vale a dire le morti causate da circolazione stradale, su veicoli usati per motivi professionali e mi sono chiesta quanto incidessero questi morti tra i diversi generi. Vale a dire del centinaio di donne (mediamente) che muoiono ogni anno quante di queste sono dovute a questo tipo di infortuni e quante sono effettivamente dovute a pericolosità e rischio insito nel luogo di lavoro stesso?

    Dalla banca dati al femminile dell'Inail

    http://donnaelavoro.inail.it/bdf/donnalavoro.asp?cod=1

    è possibile estrarre i dati relativi ai casi denunciati (mortali e non) per le sole femmine oppure per maschi/femmine per diverse tipologie di estrazione, fra cui, appunto anche gli infortuni in itinere e gli infortuni stradali sopracitati.

    Per semplicità ho fatto una tabella che allego per il triennio 2004-2006 (non è ancora possibile estrarre i dati per il 2007) raggruppando gli infortuni mortali e non per "totale" "infortuni in itinere" "infortuni stradali (che ricomprendono anche gli infortuni in itinere)" e una tabella finale che. dà una percentuale dei soli casi di infortunio avvenuti per pericolosità insita nella tipologia di lavoro.

    I dati danno un ulteriore abbassamento della percentuale di casi d'infortunio femminile sia per i mortali che per gli infortuni non mortali di poco conto in questi ultimi ma significativa nei casi mortali (per il 2006 si passa addirittura da una percentuale del 92,62% maschile e 7,38% femminile a una percentuale maschile di decessi del 97.86% e 2,14% femminile).

    In sostanza delle 99 donne morte nel 2006 ben 85 sono morte per incidenti causati da circolazione stradale.

    File Allegato
    infortuni_2004_2006.xlsx
    (Number of downloads: 16)

     
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