Separatismo islamico di genere

..della serie, dove non è ancora arrivato il femminismo, arriverà prima l'Islam?

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    Lichtenstein .. o San Marino, che anche loro hanno il rappresentante all'ONU

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    http://donna.fanpage.it/in-arabia-saudia-s...solo-per-donne/

    E’ questo il progetto che sta portando avanti la Saudi Industrial Property Authority – autorità per lo sviluppo industriale dell’Arabia Saudita – alla quale è stato chiesto di studiare un piano di sviluppo per il Paese che rendesse compatibili le aspirazioni femminili alla carriera lavorativa, in sintonia con la divisione dei sessi prevista dalle leggi della Sharia.






    Hafuf, la futura città delle donne, verrà collocata nella parte orientale del Paese ( nella provincia di Al-Sharqiyya ) e, stando a quanto riportato dal quotidiano britannico “Daily Mail”, dovrebbe vedere la luce agli albori del 2013. L’obiettivo dell’impresa è quello di creare 5mila nuovi posti di lavoro con la costruzione di industrie tessili, farmaceutiche ed alimentari che vedranno impiegato unicamente personale femminiale. In Arabia Saudita infatti, nonostante le leggi della Sharia non vietino alle donne di lavorare, solo il 15% di loro è attivamente inserito nel mondo del lavoro e oggi più che mai, è avvertita l’esigenza di vederle rappresentate in settori economici e produttivi rendendole parte integrante dello sviluppo del paese. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, già a partire dalla stagione estiva, sono stati messi in atto diversi tentativi di integrazione: oltre al progetto di Hafuf, infatti, si è pensato di intervenire nel commercio sostituendo ai lavoratori stranieri donne saudite; il processo inizialmente ha coinvolto unicamente i rivenditori di cosmetici e, poco a poco, si è esteso anche a quelli di abbigliamento.

    Condizioni generali della donna in Arabia Saudita. Il piano per promuovere l’occupazione femminile saudita muove da ragioni essenzialmente economiche e di immagine, non certo da esigenze culturali, infatti i diritti delle donne in Arabia sono ancora definiti dalle leggi islamiche secondo un’interpretazione che nega all’universo femminile molte libertà fondamentali come ad esempio la possibilità di passeggiare liberamente tra le strade cittadine senza essere accompagnate da un uomo e quella di poter guidare un’automobile ( è l’unico Paese in cui la guida di un autoveicolo è interdetta alle donne), e nonostante più del 50% dei laureati del Paese siano femmine , il 78% di queste è senza lavoro poiché ciò che viene privilegiata è l’occupazione maschile anche a fronte di minori capacità e competenze. Solo nel 2011, il sovrano Abdullah ha annunciato che la popolazione saudita femminile potrà finalmente votare e candidarsi alle elezioni amministrative previste nel 2015, lo stesso Abdullah è stato sottoposto a pressioni enormi da parte del Comitato olimpico internazionale perché accondiscendesse ad inserire per la prima volta donne saudite nella lista degli atleti da mandare ai Giochi di Londra 2012 regalando un momento storico di rivendicazione a tutte le donne dell’Arabia Saudita. Alla luce di queste informazioni ciò che viene naturale chiedersi è: una città per sole donne è un progetto che favorirà l’integrazione femminile o, essendo proprio costruita unicamente per loro, non farà altro che aggravare lo stato di emarginazione? La risposta, sfortunatamente, sembra scontata.


    continua su: http://donna.fanpage.it/in-arabia-saudia-s.../#ixzz26KyrSHaJ
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  2. Cavaliereazzurro
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    Femen, Pussy Riot dove siete?
    Buffone.
     
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1 replies since 13/9/2012, 09:33   30 views
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