Libia, a Bengasi uccisi l'ambasciatore Usa e tre funzionari

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  1. --* Giulia* ---
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    Il consolato di Bengasi preso d'assalto da alcuni musulmani infuriati per il film prodotto da un gruppo di copti residenti negli Stati Uniti. Ma secondo siti qaidisti, la morte dell’ambasciatore è "una reazione della milizia Ansar Al-Sharia alla conferma della morte di Abu al-Libi", numero 2 di Al Qaida, arrivata ieri da Ayman al Zawahiri. Obama rafforza la sicurezza nelle sedi diplomatiche: "Profondamente addolorato dalla morte di Stevens, atto scellerato"

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    Un folto gruppo di persone ha messo a ferro e fuoco il consolato americano a Bengasi, in Libia. Testimoni hanno riferito che uomini armati hanno esploso spari in aria, bruciando gran parte dell'edificio.

    La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la pellicola prodotta da un gruppo di copti residenti negli Stati Uniti. Un trailer del film è stato pubblicato su Youtube. Tuttavia, secondo quanto diffuso dai siti, l'attacco è "una reazione della milizia Ansar Al-Sharia alla conferma della morte di Abu al-Libi", numero 2 di Al Qaida, arrivata ieri da Ayman al Zawahiri.

    Nell'attacco al consolato Usa, sono morti l’ambasciatore americano Chris Stevens e tre funzionari della sede diplomatica. Secondo le prime informazioni, l’ambasciatore degli Stati Uniti sarebbe morto intossicato a seguito dell’inalazione dei fumi provocati dall’incendio divampato al consolato dopo l’attacco di questa notte.
    L’ambasciatore americano era arrivato in città per raccogliere gli umori alla vigilia della nomina, prevista oggi, del nuovo premier libico.

    L’ambasciata statunitense in Libia ha deciso di avviare le procedure di evacuazione del suo consolato a Bengasi e di trasferire via aerea a Tripoli i 35 funzionari che vi lavorano, oltre ai cadaveri delle quattro vittime. Nella giornata di ieri, si era levata un'altra protesta contro il film, questa volta al Cairo dove alcuni manifestanti sono riusciti a tirare giù la bandiera a stelle e strisce dall'ambasciata americana e a sostituirla con un vessillo inneggiante ad Allah.

    La pellicola incriminata ha come protagonista il profeta Maometto (per i musulmani è vietato ritrarre o disegnare il profeta), il quale viene descritto come un truffatore, un dongiovanni e viene ritratto mentre fa sesso e istiga al massacro. Intanto, il regista israeliano autore del film si è nascosto in un luogo segreto. Parlando al telefono con l’agenzia Associated Press da una località sconosciuta, il regista Sam Bacile ha ripetuto che "l’islam è un cancro" e che il suo film è una provocazione politica di condanna alla religione musulmana.

    Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, confermando la notizia della morta dell'amabsciatore e di altri tre americani, si è detto profondamente addolorato e ha definito l'attacco un "atto scellerato". "Condanno con forza i vergognosi attacchi alla nostra missione diplomatica a Bengasi che sono costati la vita a quattro americani, incluso l’ambasciatore Chris Stevens. In questo momento, coloro che abbiamo perduto e le loro famiglie sono nei pensieri e nelle preghiere del popolo americano, erano l’esempio dell’impegno dell’America per la libertà, la giustizia e l’amicizia con i popoli e le nazioni nel mondo, in forte contrasto con coloro che li hanno uccisi brutalmente". Gli Stati Uniti, ha aggiunto Obama, "respingono ogni sforzo per denigrare le credenze religiose degli altri, ma dobbiamo opporci in modo inequivoco alla violenza priva di senso che ha distrutto le vite di questi pubblici ufficiali".
    Solidarietà espressa dal presidente del Consiglio italiano, Mario Monti: "Condanniamo con la massima fermezza questo efferato gesto che non siamo in grado al momento di attribuire a un particolare filone. Rimarremo a fianco delle autorità della nuova Libia democratica che non lesineranno gli sforzi per impedire che il nuovo corso libico sia preso in ostaggio".

    LE FOTO DELL'ATTACCO AL CONSOLATO USA DI BENGASI
    LE FOTO DELL'AMBASCIATORE STEVENS
    VIDEO L'assalto al consolato Usa di Bengasi
    VIDEO Ecco chi era Chris Stevens, ambasciatore Usa in Libia
    Christopher Stevens, ambasciatore Usa esperto del mondo arabo

    VIDEO Il trailer di Innocence of Muslims, il "film blasfemo"

    FONTE
     
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    Lichtenstein .. o San Marino, che anche loro hanno il rappresentante all'ONU

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    Navi da guerra Usa verso la Libia
    Scontri all'ambasciata del Cairo
    Obama telefona ai Fratelli Musulmani

    Il presidente americano Barack Obama ha telefonato ai leader di Libia e Egitto per discutere con loro di cooperazione nel campo della sicurezza dopo il sanguinoso attacco di Bengasi contro il consolato americano e le manifestazioni del Cairo contro l’ambasciata. Obama ha detto ieri che il governo egiziano non è né alleato né amico degli Stati Uniti ed ha messo in guardia contro un "vero grande problema" nel caso in cui il Cairo non sarà in grado di proteggere l'ambasciata americana nella capitale egiziana. A seguito della violenze anti-americane in Egitto e in Libia, paese in cui hanno perso la vita quattro statunitensi tra cui l'ambasciatore Chris Stevens, Obama ha detto a Telemundo: «Non li consideriamo alleati, ma neppure nemici. Si tratta di un nuovo governo che sta cercando di trovare la sua strada. E' stato eletto democraticamente». I Fratelli Musulmani, gruppo del presidente Mohamed Morsi, ha chiesto ieri l'organizzazione di grandi manifestazioni di protesta in tutto il paese per la giornata di domani, contro
    il film "Innocence of Muslim" (L'innocenza dei musulmani), ritenuto oltraggioso dell'Islam. Il Pentagono intanto ha deciso di inviare due navi da guerra verso le coste libiche, dopo l'attacco al consolato statunitense di Bengasi che è costato la vita all'ambasciatore Chris Stevens e ad altri tre americani. "Due navi stanno muovendo verso la Libia, ma semplicemente come misura preventiva", ha confermato una fonte. Le due unità, secondo quanto riferito dalla stampa locale, sarebbero la USS Laboon e la USS McFaul, armate con missili Tomahawk.

    Proteste anti Usa al Cairo
    Nuovi scontri tra dimostranti e forze di sicurezza egiziane si registrano stamani vicino alla sede dell'ambasciata Usa al Cairo. Una folla di manifestanti è tornata ad "assediare" l’ambasciata statunitense al Cairo, protestando contro il controverso film anti-Islam prodotto negli Usa. Film che ha scatenato la rabbia dell’intero mondo arabo. Le immagini in diretta della Cnn mostrano decine di persone che urlano la loro rabbia e chiedono che dagli Stati Uniti arrivino scuse ufficiali per le offese al Profeta. Alcuni siti parlano di scontri con la polizia che ha dovuto lanciare gas lacrimogeni per disperdere alcuni gruppi che lanciavano pietre contro l’edificio dell’ambasciata. Secondo l’agenzia di stampa egiziana Mena - rifericono sempre alcuni siti americani - ci sarebbero anche dei feriti. Da ieri sera prosegue la protesta di circa 200 dimostranti contro il film `blasfemo´ su Maometto `The Innocence of Muslims´. Secondo `Ahram´, alcuni dei dimostranti, la maggior parte dei quali giovani e con la barba, hanno lanciato delle bombe carta contro le forze di sicurezza che hanno risposto con i lacrimogeni per disperdere la folla. L'area nei pressi dell'ambasciata Usa al Cairo è stata teatro di scontri anche martedì sera, nelle stesse ore in cui veniva assaltato il consolato Usa a Bengasi.

    Il consolato Usa a Bengasi non era protetto dai marines
    Il consolato americano attaccato in Libia, a Bengasi, non era protetto dai marines che solitamente proteggono le ambasciate e non aveva un adeguato livello di sicurezza in atto, come quello che vige nelle ambasciate. Lo riporta Politico citando alcune fonti dell’intelligence. Gli Stati Uniti hanno deciso di evacuare tutto il personale diplomatico in Libia. All’ambasciata di Tripoli resterà solo una unità di emergenza. Lo rende noto l’amministrazione Obama.

    Obama: "Pressione su Al Qaeda"
    Gli Stati Uniti restano vigili. «Dobbiamo assicurarci di continuare a esercitare pressione su Al Qaeda e gli affiliati in altre parti del mondo, come il Nord Africa e il Medio Oriente. Questa è una cosa che sono determinato a fare», ha affermato il presidente Barack Obama in’intervista alla Cbs che andrà in onda domenica.


    YouTube blocca il video anti-Islam
    Il sito di condivisione di video YouTube, intanto, ha reso noto di aver bloccato l’accesso in Libia e in Egitto al film anti-islamico «L’innocenza dei musulmani», che ha provocato violenze anti-americane nei due paesi. Il film resta visibile altrove. «Data la situazione molto difficile in Libia e in Egitto, abbiamo temporaneamente bloccato l’accesso (al film) in questi due paesi - si legge in un comunicato di YouTube, di proprietà di Google -. Noi pensiamo alle famiglie delle persone uccise negli attacchi ieri in Libia». «Noi lavoriamo per creare una comunità che tutto il mondo apprezzi e che permetta a ciascuno di esprimere un’opinione differente - prosegue la nota -. È una sfida, poichè quello che è senza problemi per un paese, può essere offensivo per un altro. Questo video, largamente disponibile su internet, rientra nella nostra linea di condotta e resterà quindi su YouTube».
     
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  3. Cavaliereazzurro
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    Ma di cosa vi stupite?

    Obama, Sarkozy e Napolitano hanno premuto per scatenare una sanguinosissima e criminale guerra in un paese in cui il popolo era tranquillo e godeva di un alto tenore di vita.

    La Libia era lo stato africano in cui il tenore di vita era migliore.

    Per fare questo hanno finanziato sobbillatori per diffondere malumore e scontento, hanno mandato gente dei servizi segreti per fare attentati, hanno mandato mercenari e hanno massicciamente finanziato questa feccia di Al Qaeda.

    Questo non bastava, visto che il popolo non aveva alcuna intenzione di partecipare a questo massacro inutile.
    Cosi hanno mandato gli aerei della Nato che distruggendo e bombardando a tappeto ( massacrando e storpiando per sempre molti civili) hanno spianato la strada a questo fecciume di assassini e briganti.

    Oggi la Libia è spezzata in due e la Cirenaica è ancora sotto il controllo delle milizie di Gheddafi.

    Noi italiane con accordi pacifici e diplomatici eravamo i primi importatori europei di petrolio libico, oggi, dopo " la rivoluzione colorata " ( rosso sangue) siamo fra gli ultimi, mentre la Francia di Sarkò ( un tempo estromesso per aver armato milizia che avevano lo scopo di ammazzare Gheddafi e la famiglia) è fra le prime.

    Obama ha un premio nobel per la pace.
     
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2 replies since 12/9/2012, 14:05   55 views
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