La fine degli uomini

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    Lichtenstein .. o San Marino, che anche loro hanno il rappresentante all'ONU

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    CITAZIONE (Illusive Man @ 4/9/2012, 16:46) 
    No tu starai sotto il ponte insieme a me e ad altri derelitti, a fingere di parlare su un forum, anche se parliamo a voce, e a condividere squisiti manicaretti a base di topi.

    19368763c0a4776f6c303fee9faec9b6

    dai che è quasi ora di cena.. ho cucinato i resti del piccione che ci ha lasciato un gatto troppo sazio -_- piume comprese, così per cambiare un po' dal solito off topo al vapore
     
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  2. --* Giulia* ---
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    uh che orrore, ma come siete pessimisti! :lol:
     
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    CITAZIONE (Illusive Man @ 4/9/2012, 11:22) 
    Secondo me, premettendo che la dinamica disegnata sia proprio questa, gli scenari che si aprono sono solo di due tipi.

    1- Rimpiazzamento totale degli uomini da parte delle donne, fecondazioni artificiali e società monosessuata.

    2- Ritorno graduale a società di tipo poligamico.

    ci potrebbe anche essere lo scenario 3..... le donne al potere pressochè in ogni ambito e gli uomini relegati ai lavori pesanti o umili, cioè una società di antico stampo maschilista ma a ruoli ribaltati, dove le donne prendono il posto degli uomini :unsure:
     
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    CITAZIONE (CiaoSilvia @ 5/9/2012, 00:54) 
    CITAZIONE (Illusive Man @ 4/9/2012, 11:22) 
    Secondo me, premettendo che la dinamica disegnata sia proprio questa, gli scenari che si aprono sono solo di due tipi.

    1- Rimpiazzamento totale degli uomini da parte delle donne, fecondazioni artificiali e società monosessuata.

    2- Ritorno graduale a società di tipo poligamico.

    ci potrebbe anche essere lo scenario 3..... le donne al potere pressochè in ogni ambito e gli uomini relegati ai lavori pesanti o umili, cioè una società di antico stampo maschilista ma a ruoli ribaltati, dove le donne prendono il posto degli uomini :unsure:

    questo scenario presuppone una regressione della tecnologia.. o no? :unsure:
     
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  5. Illusive Man
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    CITAZIONE (CiaoSilvia @ 5/9/2012, 00:54) 
    CITAZIONE (Illusive Man @ 4/9/2012, 11:22) 
    Secondo me, premettendo che la dinamica disegnata sia proprio questa, gli scenari che si aprono sono solo di due tipi.

    1- Rimpiazzamento totale degli uomini da parte delle donne, fecondazioni artificiali e società monosessuata.

    2- Ritorno graduale a società di tipo poligamico.

    ci potrebbe anche essere lo scenario 3..... le donne al potere pressochè in ogni ambito e gli uomini relegati ai lavori pesanti o umili, cioè una società di antico stampo maschilista ma a ruoli ribaltati, dove le donne prendono il posto degli uomini :unsure:

    L'articolo disegna uno scenario dove i lavori pesanti sono eseguiti solo da macchine (come del resto già sta avvenendo progressivamente), mentre i lavori umili garantirebbero solo la sussistenza ai maschi ma non garantirebbero uno stipendio adeguato a diventare indispensabile nel nucleo familiare secondo il millenario ruolo del maschio che porta a casa lo stipendio, quindi non essendo utile la donna lo scarta (l'articolo inizia proprio così). E' per questo che sono arrivato al ritorno alla poligamia, perchè insomma, se le donne scartano gli uomini con uno stipendio di sola sussistenza, con chi si riproducono?
     
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  6. --* Giulia* ---
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    A me il posto degli uomini cmq non piace, nemmeno quello di potere.
    Io propongo un 4° scenario che vedo oggi molto possibile a causa dell'individualismo e dell'egoismo insito umano che è stato rivelato; ognuno di noi si arrangia come può pensando solo a se stesso, senza dover dividere uomini e donne in specifici ruoli, ognuno crea se stesso come meglio crede.
    I rapporti affettivi umani, ovviamente si verificheranno, ma del tutto slegati di un ideale o da una organizzazione sociale, questi valori non si sentono più, non vedo chi e cosa possa stimolarli.
    Tipo il discorso della riproduzione, ma son molte quelle che ne fanno oggi un cruccio?
    Tanto da sopportare un marito poligamo?
    Mi riesce difficile, ma qui ci vorrebbero delle donne che me lo possano confermare, magari sono io un caso singolo.

    Le relazioni affettive non hanno più nulla di sacro da doverle chiudere in un contesto monogamo o poligamo, si creano, nascono e finiscono senza nessuna logica motivate solo dal puro desiderio momentaneo spinti dalla passione che si consuma, noi lo consideriamo un tabù oggi perchè siamo ancora illusi da concetti tradizionali, ma abbiamo visto che trasgredire queste credenze non accade nulla, e perseguirle non ci garantisce nulla a parte la fatica di farlo, non ci offre nessuna vera certezza né vera gioia, sono tutte sensazioni destinate a cessare presto. Per tanto possiamo essere ciò che vogliamo ogni momento, adattandoci semmai alle esigenze del momento che stiamo vivendo, oggi disoccupata studio, faccio una teglia di biscotti, faccio passeggiate, sport meditazione pesca, oggi lavoro metto da parte un po di quattrini o mi tolgo qualche soddisfazione, imparo un mestiere nuovo, senza dover per forza progettare e pensare ad un futuro costellato di certezze - che sono reali solo in astratto - che nessuno può garantire né il sistema né tanto meno l'uomo o la donna con cui si sta insieme.

    Io credo che si vivrà sempre di più alla giornata, staccandoci della nostalgia del passato, e la paura di non poter progettare il futuro, per concentrare e vivere nel presente.
    L'approccio con l'altro sesso sarà per un interesse momentaneo di soddisfazione e sarà confermato ogni giorno oppure rotto, sempre con meno dolore o paura che questo possa condizionare la nostra esistenza e la qualità di vita materiale.
    O almeno a me pare che l'andazzo sia questo, accettare di non trovare nell'unione affettiva un ruolo che ci dia un posto nella società e fare lo stesso nella vita lavorativa, perché tutto è in movimento e nulla dura per sempre e noi non siamo questo o quello perché lo facciamo, la nostra identità deve cercare stimoli e simboli che non siano queste cose, perché ci sentiremo dei falliti ogni volta che finiranno.
     
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    Ok Giuly, a questo scenario si deve però aggiungere la fine della riproduzione e della perpetuazione (o meglio separarla dall'individuo o dalla coppia e farla diventare di "stato" in qualche modo, non è il termine esatto ma non me ne viene uno).

    E qui mi sa che c'è resistenza.

    Per esempio, i figli li vogliono pure gli omosessuali e combattono per questo, per avere il diritto al matrimonio, alla coppia stabile, al figlio.
    Praticamente vogliono per loro le stesse dinamiche che gli eterosessuali rifiutano o non vogliono fisse ma mobili. Un modo per riprodursi in qualche modo ed essere garantiti dalla società.
    Come se l'idea biologica in qualche modo,pur cambiando, si riproponesse.

    Mi sono capita?
     
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  8. --* Giulia* ---
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    CITAZIONE (Rita DadoStar @ 5/9/2012, 09:57) 
    Ok Giuly, a questo scenario si deve però aggiungere la fine della riproduzione e della perpetuazione (o meglio separarla dall'individuo o dalla coppia e farla diventare di "stato" in qualche modo, non è il termine esatto ma non me ne viene uno).
    E qui mi sa che c'è resistenza.

    Ma la fine della riproduzione dovrebbe già esserci ora, perché lo scenario attuale è cambiato ed è stato incerto spesso e volentieri. Se davvero noi ci muoviamo e facciamo scelte in base all'economia di un paese oggi chi sta scodellando un figlio in questo momento sarebbe da considerare un pazzo, e chi li ha fatti solo 10 anni fa forse se è pentito perché non riesce a pagare il mutuo.
    Non credo alla cessazione di tipo globale della riproduzione e non credo nemmeno che sia solo quella la spinta che faccia scegliere ad una donna il tipo migliore di uomo. Non credo agli scenari apocalittici, si crede sempre che con questi modi di fare prima o poi ci sarà ma poi non accade mai.
    Ad esempio ho letto il fenomeno della grande emigrazione del popolo italiano. Lì si è davvero rischiato che questo paese potesse morire eppure non è successo, non è accaduto né con le guerre né con la peste, né credo accadrà per queste ragioni.
    CITAZIONE
    Per esempio, i figli li vogliono pure gli omosessuali e combattono per questo, per avere il diritto al matrimonio, alla coppia stabile, al figlio.

    Sì, ma gli omosex non è che si riproducono, a parte le donne.
    CITAZIONE
    Praticamente vogliono per loro le stesse dinamiche che gli eterosessuali rifiutano o non vogliono fisse ma mobili. Un modo per riprodursi in qualche modo ed essere garantiti dalla società.
    Come se l'idea biologica in qualche modo,pur cambiando, si riproponesse.
    Mi sono capita?

    Io non credo che gli etero li rifiutano, c'è chi li fa e chi lotta magari perché sterile e c'è chi semplicemente non si interessa alla cosa, senza per questo imporre o condizionare le volontà dell'altro.
     
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    no Giuly per "riproduzione" non intendo solo quella genetica.
    Intendo l'idea di trasmettere qualcosa, quello che manca nel tuo scenario individualista in cui puoi vivere alla giornata e non avrai l'impulso del progetto per il futuro
     
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  10. Illusive Man
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    Sarà un ragionamento misogino ma ho ancora pochissima fiducia sul fatto che globalmente e normalmente degli uomini con uno stipendio minimo saranno mantenuti dalle donne con uno stipendio molto maggiore.
    Per questa ragione la famiglia monogamica si sfascerà.
     
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  11. --* Giulia* ---
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    CITAZIONE (Rita DadoStar @ 5/9/2012, 10:31) 
    no Giuly per "riproduzione" non intendo solo quella genetica.
    Intendo l'idea di trasmettere qualcosa, quello che manca nel tuo scenario individualista in cui puoi vivere alla giornata e non avrai l'impulso del progetto per il futuro

    Il bisogno di progettare il futuro è una cosa molto recente.

    La società si evolve, si sviluppa, crea dei mezzi e li sfrutta, è come attraversare un ponte e robusto e sicuro, vai, se vedi che il ponte è crollato o c'è scritto "attenzione pericolo" ti scocci, ma cambi strada.
    Ecco io ho la sensazione che certi ideali tipo: "studia e datti da fare e scegli cosa vuoi fare da grande" oggi non abbiano più senso, quindi bisognerebbe vivere con la consapevolezza di quel centone che ora hai in tasca e non andare più in là con la mente, ma solo se vi sono i reali strumenti per poterlo fare,
    Altre civiltà convivono e prosperano anche in uno stato di perenne guerra, violenza , malattie e miseria, mi dico dunque: noi non stiamo messi così male e pure ci sentiamo depressi perché non abbiamo più quell'illusione di poter dire davvero a 5 anni cosa faremo da grandi.
    Non so se mi son spiegata, ma la mia illusione, il mio dramma generazionale è proprio la consapevolezza di quella menzogna: "il cosa farai da grande'"
    ideale 68ino - conquistato e retto però solo da una generazione.
    Non voglio - io almeno- dover fare dei compromessi pur di tenerla in piedi perché me la son sentita raccontare praticamente da quando esisto.
     
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    CITAZIONE (--* Giulia* --- @ 5/9/2012, 10:53) 
    Il bisogno di progettare il futuro è una cosa molto recente.

    non sono d'accordo che sia recente.

    Per esempio leggevo uno stralcio della storia feudale.

    Sull'errata idea che in passato tutti fossero servi della gleba schiavi "obbligatoriamente"
    Molti contadini "liberi" divenivano servi della gleba peggiorando la loro condizione, uno dei motivi è che veniva garantita una certa ereditarietà futura, per figli e nipoti insomma.

    Credo che l'uomo abbia smesso di vivere alla giornata dagli albori della civiltà (progressivamente certo).



    CITAZIONE (--* Giulia* --- @ 5/9/2012, 10:53) 
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    Altre civiltà convivono e prosperano anche in uno stato di perenne guerra, violenza , malattie e miseria, mi dico dunque: noi non stiamo messi così male e pure ci sentiamo depressi perché non abbiamo più quell'illusione di poter dire davvero a 5 anni cosa faremo da grandi.
    Non so se mi son spiegata, ma la mia illusione, il mio dramma generazionale è proprio la consapevolezza di quella menzogna: "il cosa farai da grande'"
    ideale 68ino - conquistato e retto però solo da una generazione.
    Non voglio - io almeno- dover fare dei compromessi pur di tenerla in piedi perché me la son sentita raccontare praticamente da quando esisto.

    eh forse sì, solo che proprio il fatto che crei depressione per me è indizio del fatto che la progettualità del futuro non è così semplice da abbandonare.

    Si cerca comunque una compensazione quando l'istinto di riprodursi geneticamente viene inibito o frenato con metodi culturali. Se non lo si trova si cade in depressione o in società che vanno lentamente a diventare amorfe
     
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  13. --* Giulia* ---
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    CITAZIONE (Rita DadoStar @ 5/9/2012, 11:00) 
    non sono d'accordo che sia recente.
    Per esempio leggevo uno stralcio della storia feudale.
    Sull'errata idea che in passato tutti fossero servi della gleba schiavi "obbligatoriamente"
    Molti contadini "liberi" divenivano servi della gleba peggiorando la loro condizione, uno dei motivi è che veniva garantita una certa ereditarietà futura, per figli e nipoti insomma.
    Credo che l'uomo abbia smesso di vivere alla giornata dagli albori della civiltà (progressivamente certo).

    Certo,ma recente nel senso di questa forma, in questo scenario moderno come lo viviamo noi, con i diritti, le ferie pagate, la pensione, le varie opportunità e libertà concesse, il lavoro intellettuale dove non fatichi, e tutte le varie comodità e strutture sociali che ti offre un paese democratico.

    Non so se io ad esempio riuscire a sopravvivere in un sistema feudale..

    CITAZIONE
    eh forse sì, solo che proprio il fatto che crei depressione per me è indizio del fatto che la progettualità del futuro non è così semplice da abbandonare.

    Ma se mi crea depressione tanto vale non crederci più, altrimenti se non posso risolvera concretamente e in modo che mi soddisfi, mi butto o nell'uso di psicofarmaci o nell'abuso droghe.... e non mi va mica...

    Lo so che ciò che dico è difficile da applicare, che bisogna avere una forte dose di egocentrismo selvaggio ed avere un inclinazione molto solitaria,
    ed anche in questo caso serve un esercizio mentale costante.
    Per chi invece non può farne ameno, può optare tutti i compromessi che vuole, io non ci riesco ad organizzarmi in un determinato sistema pur di lasciare qui un mio 50% di patrimonio genetico, il solo fatto che sia cmq destinato a soffrire, ammalarsi, invecchiare e morire non ne vale la pena far nessun sacrificio per esso.
    Ma infatti ho detto fin dall'inizio che la mia idea è troppo soggettiva per essere compresa e condivisa.

    Edited by --* Giulia* --- - 5/9/2012, 11:30
     
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    CITAZIONE (Illusive Man @ 5/9/2012, 10:52) 
    Sarà un ragionamento misogino ma ho ancora pochissima fiducia sul fatto che globalmente e normalmente degli uomini con uno stipendio minimo saranno mantenuti dalle donne con uno stipendio molto maggiore.
    Per questa ragione la famiglia monogamica si sfascerà.

    questa idea parte da una considerazione naturale?

    Voglio dire, il fatto che ci sia una maggior spinta sessuale nel maschio per cui la femmina attrae tanto da far competere i maschi per assicurarsene una, mentre le femmine competono per assicurarsi il mantenimento.

    In questo scenario "naturale", secondo me manca un elemento.

    Se le femmine non cercano il maschio in sè e per sè, ma cercano il maschio quale appoggio e compensatore della loro natura passiva lo cercheranno anche in futuro.

    L'ipotesi della società poligamica farà nascere una competizione sfrenata anche fra le femmine giovani (trucchi, estetica etc. tu dici) che vorranno rimanere giovani per sempre perchè sennò sono destinate alla rottamazione (sotto i ponti insieme agli uomini beta a cucinare i topi e i piccioni)

    Uno scenario tipo questo
    www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=15548

    che alla lunga non farà rimpiangere la famiglia monogamica?
     
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    CITAZIONE (--* Giulia* --- @ 5/9/2012, 11:17) 
    Certo,ma recente nel senso di questa forma, in questo scenario moderno come lo viviamo noi, con i diritti, le ferie pagate, la pensione, le varie opportunità e libertà concesse, il lavoro intellettuale dove non fatichi, e tutte le varie comodità e strutture sociali che ti offre un paese democratico.

    la forma antica era la famiglia monogamica.
    Dove la riproduzione è garantita, ma è garantito il welfare di mutua assistenza nella coppia anche quando cessa la riproduzione, e l'assistenza dei figli verso i genitori quando sono anziani. Quello moderno è il tentativo di riprodurre statalmente i vantaggi che ti dava la famiglia monogamica eliminando gli svantaggi.

    Se lo scenario futuro è ipertecnologico potrebbe andare oltre alla struttura poligamica. Tipo il 3D che ha aperto Animus sull'altro forum e l'idea della sparizione del sesso, della riproduzione sessuata e di tutti gli effetti collaterali.

    Oppure verso il tuo scenario, relazioni mobili ed effimere e boh.. magari ai bambini ci penserebbe lo stato, in strutture in cui ognuno può andare a trovare i suoi quando vuole per giocarci, ma gli oneri di mantenimento, di cura, di studio sono a carico dello stato.
     
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48 replies since 4/9/2012, 05:07   497 views
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